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Questo articolo è stato pubblicato il 04 agosto 2010 alle ore 10:40.
Il presidente iraniano Ahmadinejad è rimasto illeso dopo un attentato. Una granata a mano è esplosa vicino al convoglio del presidente nella zona occidentale dell'Iran, che non ha subito conseguenze. Lo ha riportato il sito internet conservatore, khabaronline.ir.
Secondo la fonte, la deflagrazione è avvenuta a Hamedan, mentre Ahmadinejad stava per pronunciare un discorso alla folla. Il presidente iraniano, ha aggiunto, è rimasto illeso nell'esplosione.
Ahmadinejad ha pronunciato regolarmente, come da programma, il suo discorso, trasmesso in diretta dalla tv di stato. Una fonte dell'ufficio di presidenza iraniano, contattata dall'Ansa, ha negato che vi sia stato un attentato al presidente Mahmud Ahmadinejad. Ma l'agenzia iraniana filogovernativa Fars ha confermato.
La dinamica dei fatti. Un attentato contro il presidente. O un semplice petardo. Differiscono sensibilmente le versioni sull'esplosione avvenuta a Hamadan, in Iran, prima che Mahmoud Ahmadinejad pronunciasse il suo discorso alla popolazione. Due versioni, come due sono le realtà che si scontrano in Iran: quella conservatrice e fedele al presidente, quella moderata e riformista cresciuta dopo le contestate elezioni della scorsa estate.
Una rivoluzione "verde", animata dagli studenti, che passa da internet. Come da internet è arrivata, questa mattina, la notizia: una bomba è esplosa al passaggio del convoglio del presidente, Ahmadinejad è scampato a un attentato. Sui media internazionali è arrivato grazie ad Al Arabiya: per la tv degli Emirati Arabi Uniti, un uomo avrebbe lanciato una bomba contro il convoglio, colpendo il veicolo su cui si trovavano i giornalisti. L'uomo sarebbe stato arrestato; numerosi i feriti provocati dall'esplosione.
La notizia si diffonde quando Ahmadinejad, illeso, ha già tenuto il discorso alla popolazione, come da programma, trasmesso in diretta televisiva. Senza far cenno a quanto avvenuto. L'evento si propaga in tutto il mondo, le maggiori televisioni e i siti internet dei quotidiani più prestigiosi titolano: «Ahmadinejad sfugge a un attentato».
Ma un attentato, pur fallito, è il sintomo di un malessere, la dimostrazione dell'esistenza di falle nel sistema di sicurezza. Mette a nudo la debolezza di un sistema politico. Così, nel giro di un'ora, arriva il primo commento ufficiale da Teheran, che smentisce: nessun attentato, solo un petardo. Poi la conferma della'agenzia Fars.