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Questo articolo è stato pubblicato il 15 agosto 2010 alle ore 15:10.
«Qualsiasi ipotesi secondo cui chi ha vinto le elezioni fa l'opposizione e chi le ha perse fa il Governo è una palese violazione della Costituzione». A parlare è il ministro della Giustizia, Angelino Alfano nella conferenza stampa seguita al termine del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica, svoltosi in mattinata a Palermo. Alla presenza del collega di Governo e ministro dell'Interno, Roberto Maroni, il Guardasigilli ha definito una «bussola molto chiara» il primo articolo della Costituzione, che sancisce il principio della sovranità popolare, ribadendo che può essere «solo il popolo a scegliere chi mandare al Governo».
Concetto ribadito da Roberto Maroni, secondo cui, in caso di crisi di Governo, l'unica via percorribile è quella delle urne. Del resto, ha aggiunto il responsabile del Viminale, «la Lega non è disponibile a un Esecutivo diverso da quello che è uscito dalle elezioni». Maroni si è poi soffermato su quanto accaduto nel 1994, quando, ha ricordato, «la Lega fu accusata del ribaltone dell'allora Governo Berlusconi». Ora, ha detto, la situazione «è diversa e lo stesso Casini, in modo più elegante, ha sostenuto la stessa cosa. Non può nascere una maggioranza contro una parte del Paese».
In ogni caso, ha sottolineato Alfano, alla ripresa dalle vacanze «sottoporremo alla maggioranza alcuni punti programmatici (giustizia, federalismo,fisco e Sud), in base ai quali si verificherà se esiste o meno una maggioranza in grado di governare». I due ministri hanno invece tagliato corto sulla vicenda dei finiani: «è in corso un dibattito all'interno del Pdl e l'auspicio è che vi siano riscontri positivi nel breve periodo».
Critiche alle dichiarazioni dei due esponenti dell'Esecutivo sono arrivate dall'opposizione. Per la capogruppo Pd in commissione parlamentare antimafia, Laura Garavini, «siamo di fronte all'ennesima sceneggiata propagandistica». Duro anche il giudizio di Bobo Craxi, del partito socialista italiano, che rivolge al ministro Alfano una precisa domanda: «se il Governo fosse sostenuto dalla vecchia maggioranza e da parlamentari frutto di un vero e proprio "shopping", il Guardasigilli scomoderebbe ancora la costituzione? Io, scommetto di no».