Storia dell'articolo
Chiudi
Questo articolo è stato pubblicato il 15 agosto 2010 alle ore 14:50.
Gli sbarchi di clandestini, dal 1 agosto 2009, al 31 luglio di quest'anno sono diminuiti dell'88%, passando dai 29 mila del periodo agosto 2008-luglio 2009, ai 3.499 di fine luglio 2010. Lo ha detto il ministro degli Interni, Roberto Maroni, da Palermo dopo la riunione del Comitato per la sicurezza nazionale, a cui ha partecipato anche il collega di Governo e ministro della Giustizia, Angelino Alfano.
A Lampedusa, ha aggiunto il ministro, gli sbarchi «sono stati azzerati». «L'accordo con la Libia - ha aggiunto il titolare del Viminale - funziona molto bene e l'intenzione è estendere questo accordo anche ad altri Paesi come Turchia e Grecia». Dall'inizio del 2010, ha poi continuato Maroni sono stati rimpatriati nei Paesi di origine 9 mila immigrati clandestini.
«Risultati che non hanno precedenti» secondo Maroni sono stati raggiunti anche nella lotta alla criminalità organizzata, grazie alle leggi approvate in materia di contrasto e alla attività delle forze dell'ordine. «I 6.483 latitanti catturati in quasi due anni dall'insediamento del governo Berlusconi - ha sottolineato Maroni - sono una conferma del successo della strategia del governo contro la mafia. Tra questi, 26 sono super latitanti inclusi nell'elenco del Viminale dei trenta più pericolosi.
«Sono stati catturati in media otto mafiosi al giorno» ha aggiunto Maroni. Sono stati inoltre sottratti alle cosche 32.799 beni per un valore di quasi 15 miliardi di euro (tra sequestrati e confiscati). La lotta alla criminalità organizzata è stata fatta anche irrigidendo l'articolo 41bis, ha detto il ministro della Giustizia Angelino Alfano, ricordando che oggi sono 681 (tre donne) i detenuti sottoposti a regime speciale
«Per la prima volta - ha sottolineato Maroni - abbiamo organizzato fuori Roma la tradizionale riunione del comitato e la scelta di Palermo ha un valore simbolico per evidenziare l'importanza che il governo annette alla lotta alla criminalità organizzata e per illustrare i risultati assolutamente lusinghieri raggiunti in questi due ultimi anni». Il ministro ha anche ricordato che «ammonta a 2,2 miliardi di euro la consistenza del Fondo unico giustizia alimentato dai depositi bancari e postali sequestrati alla criminalità organizzata: speriamo che entro fine anno queste risorse vengano distribuite ai ministeri di interno e giustizia per compensare i tagli determinati dalla manovra finanziaria».