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Questo articolo è stato pubblicato il 23 agosto 2010 alle ore 18:45.
Concordi e contrarie arrivano le reazioni alla proposta-provocazione di Italo Bocchino, capogruppo dei finiani di Futuro e libertà alla Camera. L'idea di un nuovo governo composto da Pdl, Fli, Api, Udc e delusi (moderati) del Pd non sembra riscuotere successo. Ovviamente negative giungono le prese di posizione dei leader del Pdl. Lo stesso Bocchino precisa: «La mia proposta, che so essere lontana dal temperamento politico di Berlusconi non sarebbe affatto un autoribaltone, ma un democratico allargamento della maggioranza. Le elezioni politiche del 2008 le hanno vinte Berlusconi e Fini con il Pdl, Bossi con la Lega e Lombardo con l'Mpa. Se questi quattro soggetti decidessero di allargare la maggioranza a Casini, Rutelli e i moderati delusi dal Pd dando vita a un nuovo governo ovviamente sempre guidato da Berlusconi - conclude - farebbero una cosa utile al paese, ponendo fine a uno scontro politico dannoso per l'Italia».
«Stiamo coi piedi per terra», dice il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto, «I 5 punti proposti da Silvio Berlusconi si rivolgono a tutto il Parlamento, ma in primo luogo a coloro che nel 2008 sono stati votati sotto le insegne della coalizione di centrodestra. È perfettamente inutile - aggiunge - che qualcuno pervicacemente si ostini nel volere trovare alibi facendo fughe in avanti con esiti improbabili per la eterogeneità delle forze a cui si rivolge. Chi vuole essere coerente col risultato elettorale ed evitare le elezioni non può non dare una risposta realmente positiva alla proposta avanzata da Berlusconi che evidentemente va appoggiata senza infingimenti, con chiarezza, in Parlamento, mettendo da parte sterili giochi tattici. Le fughe in avanti infatti - conclude Cicchitto - rischiano di coprire - peraltro in malo modo - la volontà di buttar tutto all'aria».
Ironico il sottosegretario Alfredo Mantovano (Pdl, ex An): «La proposta Bocchino è un buon passo in avanti. Una settimana fa Granata proponeva un ticket Fini-Vendola, e oggi siamo all'allargamento della maggioranza. Con un po' di buona volontà si può arrivare al traguardo di rispettare il voto degli elettori. Basta un po' di pazienza...».
Duro Filippo Penati del Partito democratico