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Questo articolo è stato pubblicato il 26 agosto 2010 alle ore 17:19.
Ancora molte le incertezze e le contestazioni sul via ufficiale alla tessera del tifoso. Al banco di prova della prima di campionato si è arrivati con il fiatone e il Viminale è stato costretto a ricorrere a un «piano d'emergenza» per far sì che i tifosi che l'hanno richiesta e hanno i requisiti per ottenerla, domenica possano andare allo stadio anche in trasferta. «I tifosi stiano tranquilli», ha cercato di rassicurare il capo della polizia Antonio Manganelli, al quale il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, aveva chiesto di sciogliere i nodi della questione.
Ma, dato che le società non sono ancora del tutto pronte (e molti tifosi minacciano di disertando le curve), la soluzione individuata prevede che nelle prime gare del campionato di serie A, per accedere al settore ospiti, si debba esibire l'abbonamento oppure, se non si è abbonati, il tagliando che certifica la richiesta della tessera del tifoso. In entrambi i casi sarà necessario anche il documento di riconoscimento.
Dal meeting di Rimini, Maroni aveva ammesso che «la prima giornata di campionato servirà per testare il sistema, poi, con la sosta del campionato avremo due settimane per mettere a posto i dettagli». Rassicurazioni ribadite da Manganelli: «Sopperiremo al ritardo degli enti cui le società hanno affidato il compito di predisporre il documento. E allo stadio domenica potranno essere presenti anche i supporter del Napoli in trasferta a Firenze, e quelli della Lazio, a Genova. Purchè abbiano fatto richiesta della tessera ed abbiano i requisiti per ottenerla». Sia la Millenovecento sia Club Azzurro Card, le tessere della Lazio e del Napoli, sono realizzate in collaborazione con Poste Italiane, che le sta ancora facendo stampare. Nel capoluogo partenopeo sembrava che nessuno volesse aderire alla tessera del tifoso. Oggi invece sono 11mila le richeste per ottenere la card.
Senza la tessera del tifoso non si possono infatti sottoscrivere più abbonamenti e non si può seguire la propria squadra nel settore ospiti. Per il momento le richieste sono state poco più di 520mila, 220mila solo quelle del Milan, che ha adottato due anni fa lo strumento obbligatorio per tutti da questa stagione. La maggior parte della tifoserie organizzate, però, di queste tessere di fidelizzazione commerciale del tifoso (che considerano una procedura di schedatura) non vuole sentir parlare, come dimostra anche l'attacco degli ultras atalantini al comizio del ministro Maroni alla Berghem fest. Su molti siti e blog, i tifosi promettono di seguire le proprie squadra in casa e in trasferta anche fuori dallo stadio; oppure di seguire solo le partite senza restrizioni acquistando gli unici biglietti a disposizione, ovvero quelli per i posti non situati nel settore ospiti. Poche le eccezioni a un fronte compatto: i membri della Curva Sud milanista l'hanno «sottoscritta per forza, senza sapere bene cosa fosse quando ci siamo abbonati due anni fa»; quelli della Curva Nord dell'Inter hanno deciso di farlo adesso per continuare a seguire da vicino la squadra pur contestando la card come«anti-costituzionale», e così pochi altri gruppi ultras.