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Questo articolo è stato pubblicato il 01 settembre 2010 alle ore 12:05.
É emergenza presidi nelle scuole. Quest'anno, circa un dirigente scolastico su cinque sarà chiamato a gestire ben due istituti scolastici, con un comprensibile aggravio di compiti e responsabilità. Secondo calcoli preliminari, al suono della prima campanella, il 9 settembre a Trento, il 13 nella maggior parte delle regioni, mancheranno all'appello ben 1.563 presidi di ruolo. Nel calcolo non sono considerati, perchè ancora in via di elaborazione, Basilicata, Molise, Sardegna e Valle d'Aosta, che porteranno il numero delle vacanze a superare abbondantemente quota 1.600.
In Lombardia, la fetta più grande delle "assenze": ben 327. A seguire, il Lazio, 135, il Veneto, 126. Praticamente su oltre 10mila istituti sedi di dirigenza scolastica, saranno a disposizione, effettivi, poco più di 8mila presidi. Vale a dire, uno su cinque sarà chiamato a fare da "reggente" in un altro istituto "scoperto". Nelle regioni del Sud, il vuoto più pesante si registra in Campania, 129 posti di presidi vacanti nell'anno scolastico 2010-2011, seguita dalla Puglia, 120, dalla Sicilia, 103, dalla Calabria, con 80. Complessivamente, nel Mezzogiorno, risultano vacanti, 432 presidi, circa un quarto del totale.
«Una situazione su cui è urgente intervenire in modo strutturale», sottolinea il responsabile all'Innovazione legislativa dell'Anp, l'Associazione nazionale presidi, Antonino Petrolino, che valuta comunque positivamente l'annuncio del ministero dell'Istruzione di bandire, entro dicembre, un concorso per 2.800 presidi. Petrolino tuttavia definisce la vacanza di dirigenti scolastici «un fenomeno, in un certo senso, fisiologico», visto, spiega, «che ogni anno vanno in pensione tra gli 800 e i mille presidi». Una soluzione "definitiva" quindi a questa situazione, per il rappresentante dell'Anp, potrebbe essere «la previsione di un concorso annuale per preside», da bandirsi prima della conclusione dell'anno scolastico, esattamente come avviene in Francia: «a concorso - dice - sarebbero messi meno posti, con maggior selezione e una qualità più alta dei vincitori».
Novità anche sul fronte "salva precari". Il ministero dell'Istruzione ha pubblicato i modelli di domanda che docenti e personale amministrativo dovranno utilizzare per chiedere l'inserimento nelle liste prioritarie, che consentono la priorità nell'assegnazione delle supplenze brevi, il riconoscimento, comunque, ai fini giuridici, del servizio per l'intero anno scolastico, la possibilità di accedere a eventuali progetti regionali e la corresponsione dell'indennità di disoccupazione Inps in modo semplificato.