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Questo articolo è stato pubblicato il 09 settembre 2010 alle ore 20:13.
«Sono convinto di continuare con il governo Berlusconi, è ragione di orgoglio per me esserci e abbiamo qualche idea per andare avanti». A dirlo è il ministro dell'Economia Giulio Tremonti, ad Atreju 2010, la festa dei giovani del Pdl, rispondendo a un ragazzo che gli chiede del voto anticipato. «Se poi non puoi andare avanti... Ma io sto qui e conto di esserci anche domani».
Il federalismo è «controllo e opportunità», ma prima di esso «nel sud ci vuole lo stato». Citando l'esempio della Salerno-Reggio Calabria il ministro si è chiesto: «Perché il
passante di Mestre è stato fatto in quattro anni e ora ci si passa e la Salerno-Reggio Calabria è ferma da 14 anni e non ci si passa?». Per il titolare del Tesoro, «la questione
meridionale è una questione nazionale e non la somma di interessi regionali. Lo Stato deve tornare a fare lo Stato - haaggiunto - e nel sud deve fare di più di quello che hanno fatto o disfatto le regioni che ragionano per loro e non siinteressato dei grandi collegamenti perché pensano che li debba fare lo Stato. Stiamo investendo enormi quantità di fondi - ha concluso - che non vengono spesi al sud o vengono spesi male».
Torna a puntare l'indice in particolare contro la Calabria che, ad esempio, nella sanità «non ha la contabilità.È un po' come Omero: i racconti non erano scritti ma tramandati a voce. Non è possibile che una grande regione non abbia una contabilità sulla sanità e noi proprio per questo abbiamo mandato la Guardia di finanza». Secondo il ministro, è necessario che al sud «lo Stato torni a fare lo Stato». La Calabria, ha detto, «è una regione straordinaria, non ha strade, autostrade e pur avendo fondi non ha la contabilità della sanità. Allora ti chiedi: devi continuare così o devi cambiare?». È possibile «che la gente debba emigrare da Sud a Nord per andare in ospedale?».
La vita media si è allungata, ha detto Tremonti, e il bisogno di assistenza cresce. «Noi abbiamo fatto la miglior riforma delle pensioni d'Europa - ha detto il ministro - una delle più solide. Fatta senza un'ora di sciopero. È l'adeguamento automatico dell'età di pensione alla speranza di vita». Poi attacca i falsi invalidi, che «devono smettere di andare a chiedere la pensione al posto degli altri». E non risparmia il leader dell'Udc Pierferdinando Casini. Che chiama "tizio". «C'è un tizio in parlamento che continua a dire che c'é bisogno di una riforma delle pensioni: gli abbiamo detto di presentare la proposta di legge ma ancora non l'ha fatto».