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Questo articolo è stato pubblicato il 11 settembre 2010 alle ore 16:55.
Il piano per il Sud arriverà entro l'autunno. L'annuncio è arrivato all'inaugurazione della 74esima Fiera del Levante a Bari dal ministro per gli Affari regionali, Raffaele Fitto, presente in sostituzione del premier Silvio Berlusconi. «Le risorse ci sono» (circa 100 miliardi fino al 2013), ha assicurato Fitto e l'auspicio è «che ora anche i presidenti delle regioni meridionali siano pronti a collaborare con il governo». Otto i capitoli in cui si concentra il piano per il rilancio del Mezzogiorno: i grandi assi ferroviari, il miglioramento della formazione dei giovani, l'università e la ricerca, le infrastrutture, la lotta alla criminalità, la riforma degli incentivi agli investimenti, la Banca del Sud, la formazione della pubblica amministrazione.
Fitto ha parlato anche di fondi Fas, ricordando come il Sud abbia speso appena il 38% di queste risorse. Vale a dire circa 4 miliardi di euro, a fronte dei 16 miliardi di fondi stanziati nel precedente periodo di programmazione e sostanzialmente disponibili dal 2003. Il resto? «Il 40% di fondi Fas, 6,1 miliardi, - ha detto - risulta impegnato su progetti con uno stato di avanzamento variabile dallo 0 al 10% e sono non meno di 6 miliardi le risorse della programmazione precedente disponibili e nemmeno programmate». Fitto bacchetta quindi come «poco responsabile» la richiesta di nuove risorse e ricorda: «quest'anno abbiamo evitato la perdita dei fondi comunitari solo grazie all'intervento della Commissione europea, che anche su richiesta del governo ha concesso termini più ampi per la rendicontazione della spesa». Una situazione, ha aggiunto, che migliorerà con il federalismo. Anche perché, spiega, «oggi più che nel passato, la crescita del Mezzogiorno è un interesse primario di tutto il Paese: se cresce il Sud, cresce l'intera Italia».
Il primo a replicare al ministro Fitto è stato il presidente della regione Puglia, Nichi Vendola: «Siamo di fronte a una proposta vuota e anche pericolosa come quella della Banca del Sud». Vendola, che ha criticato l'assenza a Bari del premier Berlusconi, ha difeso le richieste finanziarie delle regioni meridionali: «si dice che è scandaloso che il Sud chieda soldi: no, chiedere i soldi nostri, quelli che ci sono stati scippati non è scandaloso, significa poter costruire cantieri». Il governatore della Puglia ha chiesto inoltre un patto per sburocratizzare e rendere più veloce la spesa pubblica. «Il Sud come il Nord - ha detto Vendola - spende con affanno per le opere strategiche, e il sito di quel ministero orfano del ministro (lo sviluppo economico) ci dice che ancora oggi occorrono dai 12 ai 20 anni per costruire un opera da cento milioni di euro». Anche il sindaco di Bari, Michele Emiliano ha lanciato un attacco a Fitto: «si è rilevata la sua arrogante volontà di umiliare il Sud e la sua stessa regione». L'apertura della Fiera è stata preceduta da un minuto di silenzio per ricordare l'uccisione di Angelo Vassallo, sindaco di Pollica.