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Questo articolo è stato pubblicato il 15 settembre 2010 alle ore 13:24.
Difende la scuola alla quale «bisogna assicurare più risorse». E mette in guardia anche sui rischi legati a tagli indiscriminati. Il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, è arrivato a Giffoni, piccole comune del salernitano, per partecipare al Giffoni Film Festival, kermesse cinematografica dedicata esclusivamente ai ragazzi. Ed è a loro, a un pubblico giovanissimo, che il presidente della Repubblica consegna un chiaro messaggio. «Alla scuola - spiega Napolitano - bisogna assicurare più risorse, ma abbiamo bisogno anche di attività informativa e impegno». Nella scuola, continua il capo dello Stato, «è necessario incoraggiare il merito. La Costituzione fa riferimento ai capaci e ai meritevoli, va incoraggiato chi si applica e realizza di più».
La platea ascolta le parole di Napolitano e lui, rispondendo alla domanda di una giovane studentessa, pianta altri paletti. A cominciare dalla necessità di sostenere la cultura. «Bisogna investire di più - ragiona l'inquilino del Colle -. L'ho detto più volte, non posso prescrivere al Governo come e quanto deve investire. Se non si investe nella cultura spesso è per miopia, perché si guarda alle urgenze e non al futuro». Poi torna sull'importanza di evitare tagli indiscriminati per tenere sotto controllo i conti dello Stato. «In Italia - continua Napolitano - dobbiamo fare uno sforzo analogo a quello che ha fatto la Germania che ha annunciato notevoli tagli che riguardano la spesa sociale, ma allo stesso tempo ha aumentato la spesa pubblica per ricerca e innovazione. È necessario tagliare, ma non si deve fare in modo indifferenziato in tutti i settori».
Quindi il presidente della Repubblica invita a intensificare gli sforzi per far rientrare i nostri cervelli emigrati all'estero («serve una svolta decisiva»). E rivolge subito dopo lo sguardo alla politica e alle tensioni interne alla maggioranza. «Bisogna ricostruire un clima di rilancio culturale e morale della politica - prosegue il presidente. Perché la politica è sì «ricerca delle soluzioni dei problemi», ma non può mai prescindere dal possesso «dello spessore culturale e dalla moralità». Uno studente gli chiede come fanno a cooperare insieme persone che sono diverse tra loro, Napolitano risponde con calma scandendo bene le parole. «È essenziale - dice - scegliere gli obiettivi comuni. Poi basta spogliarsi degli eccessi di partigianeria, rinunciare a egoismo e meschinità».