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Questo articolo è stato pubblicato il 16 settembre 2010 alle ore 13:12.
Sulla vicenda dei preti pedofili l'autorità della Chiesa «non è stata abbastanza vigilante». Lo ha ammesso Benedetto XVI, affrontando il tema nel corso della conversazione con i giornalisti a bordo dell'aereo che lo ha portato in Gran Bretagna. Il pontefice, ben consapevole delle polemiche che hanno preceduto la sua visita in terra inglese, ha risposto ai giornalisti ribadendo che, per lui, le rivelazioni sullo scandalo pedofilia sono state «uno choc e una grande tristezza». Per Benedetto XVI la priorità ora è guarire le ferite delle vittime e riguadagnare la loro fiducia. «Per tutto questo - ha proseguito Benedetto XVI -siamo in un momento di penitenza, di umiltà, di rinnovata sincerità, come ho scritto ai vescovi irlandesi. Mi sembra che dobbiamo adesso realizzare proprio un tempo di penitenza, un tempo di umiltà e rinnovare, e reimparare l'assoluta sincerità». Il papa ha sottolineato tre priorità sul tema della pedofilia: cosa la Chiesa può fare per aiutare le persone abusate a superare il trauma e a ritrovare fiducia nella vita e nel messaggio cristiano; bloccare ai pedofili l'accesso ai giovani; infine puntare sulla prevenzione e l'educazione nella scelta dei candidati al sacerdozio.
L'incontro con la regina Elisabetta. È durato circa mezz'ora l'incontro privato tra Benedetto XVI e la regina Elisabetta II, nel palazzo reale di Edimburgo. Papa e sovrana hanno poi raggiunto nuovamente l'esterno della residenza per lo scambio dei discorsi. Benedetto XVI ha portato in dono alla regina un manoscritto dell'ottavo secolo e ha ricevuto in cambio una serie di stampe di Hans Holbein tra cui un disegno del martire cattolico inglese Tommaso Moro. Elisabetta e Filippo hanno portato il papa in visita al palazzo prima di sedersi a colloquio in un salotto
«Le profonde radici cristiane che sono tuttora presenti in ogni strato della vita britannica» sono state evocate da Benedetto XVI nel discorso rivolto alla regina Elisabetta nel palazzo reale, «il cui nome Holyrood house evoca la Santa Croce». Benedetto XVI ha ricordato sottolineando che «i monarchi d'Inghilterra e Scozia erano cristiani sin dai primissimi tempi ed includono straordinari Santi come Edoardo il confessore e Margherita di Scozia».