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Questo articolo è stato pubblicato il 20 settembre 2010 alle ore 14:07.
Quando si parla di controllo dei media Silvio Berlusconi è un caso da manuale. Tanto che gli anglosassoni lo citano perfino per mettere in guardia contro lo strapotere di Rupert Murdoch: per il Financial Times, la Gran Bretagna rischia di vivere il suo "momento Berlusconi" se dovesse andare in porto la fusione tra News Corporation, la principale compagnia mediatica di Murdoch, e BSkyB, l'emittente satellitare di cui il magnate australiano è già azionista di minoranza. Un editoriale del Ft attacca l'accordo di fusione che "aumenterebbe ulteriormente il potere" di Murdoch e invita il ministro britannico del business Vince Cable a fermarlo.
L'impero mediatico di Murdoch è stato ultimamente al centro di una tempesta politica per le accuse di intercettazioni illegali in uno dei suoi tabloid, News of the World. Si è anche detto che la polizia non abbia indagato a fondo sulle attività di News of the World per via dei rapporti con i giornali di Murdoch. "Questo ha sollevato interrogativi più ampi sulla potente presa di Murdoch sull'industria mediatica britannica", scrive il Ft. Intanto, Murdoch sta cercando di realizzare la fusione tra News Corp e BSkyB, che rafforzerebbe ancora di più il suo potere.
Il magnate australiano sta lavorando per ottenere il via libera da Bruxelles alla fusione. Ma, secondo il Ft, è improbabile che l'operazione incontri "ostacoli insuperabili" nelle regole di concorrenza europee. Per questo, afferma l'editoriale, "è imperativo" che Cable esamini l'accordo in base alle regole britanniche che governano la diversità dei media".
Il Ft sostiene che c'è un "chiaro interesse pubblico" a fare questo. "Insieme, News Corp e BskyB sarebbero una bestia davvero formidabile", osserva il quotidiano. News Corp rappresenta circa il 37% della circolazione dei giornali in UK, mentre Sky ha (in termini di fatturato) il 35% del mercato TV, compreso il settore pubblico della Bbc.
Come altri paesi, anche la Gran Bretagna ha leggi per limitare le partecipazioni incrociate dei media. Ma queste leggi "non si sono adeguate ai tempi": mentre i giornali non possono possedere la principale emittente britannica, Itv, divieti del genere non esistono per le emittenti commerciali più recenti come Channel 5 o Sky. Tra pochi anni, avverte il Financial Times, "BSkyB potrebbe avere quasi metà del mercato britannico".