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Questo articolo è stato pubblicato il 28 settembre 2010 alle ore 13:01.
Collezionisti di record golfistici: i Molinari da Torino non sono solo i primi fratelli nella storia delle 38 edizioni della Ryder Cup a essere stati convocati in squadra (in attesa di Matteo Manassero). Individualmente e in coppia, Edoardo - il maggiore, 29 anni - e Francesco, di un anno e mezzo più giovane, hanno fatto notizia in tante occasioni: primi italiani a vincere la World Cup (lo scorso novembre, in Cina. Ora la competizione è diventata biennale e la prossima è in programma nel 2011 a Mission Hills Resort Hainan (nell'omonima isola cinese) Edoardo, primo azzurro a conquistare lo U.S. Amateur Championship - uno dei due massimi tornei mondiali per giocatori non professionisti - nel 2005, quando era ancora dilettante; Francesco, primo vincitore in casa dell'Open nazionale nell'era moderna - successo raggiunto nel 2006, dopo 25 anni di trionfi stranieri.
L'elenco potrebbe continuare, perché Dodo e Chicco - i loro diminutivi per gli amici - sul campo da golf ci sono letteralmente cresciuti. Che fossero le 18 buche in alta quota del Sestriere in estate o le boscose 36 buche nel parco della Mandria dove ha sede il Circolo Golf Torino, appena oltre Venaria, li si poteva incontrare bambini al seguito di papà Paolo e mamma Micaela o in campo pratica ad allenarsi con il loro maestro di sempre, Sergio Bertaina, uno dei migliori insegnanti in Italia e allenatore della squadra professionistica. Il quale, conscio di avere in mano due talenti fuori dal comune, con una buona dose di umiltà non ha esitato a portarli nel 2004 in Inghilterra da Denis Pugh, il coach di Colin Montgomerie e di altri campioni del tour europeo.
Un consulto che si è trasformato in un sodalizio di grande successo, come spiega oggi Pugh: «Siamo una squadra perfetta: io come coach faccio le mie osservazioni su quello che ritengo necessario fare, basandomi sulla mia esperienza con giocatori del tour come Colin Montgomerie e altri; quando Sergio Bertaina e Francesco, o Edoardo, hanno espresso la loro approvazione, è Sergio stesso che si occupa di modificare e monitorare i cambiamenti. Lui è il maestro e li segue giorno per giorno in campo pratica al circolo; io sono il coach e affino gli swing in campo pratica nel tour o nella mia sede, a The Wisley, vicino a Londra: non potrebbe esserci migliore accordo».