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Questo articolo è stato pubblicato il 30 settembre 2010 alle ore 21:34.
Il direttore generale della Rai, Mauro Masi, ha inviato a Michele Santoro una lettera per comunicargli l'apertura di un provvedimento disciplinare nei suoi confronti. La conferma è arrivata dallo stesso Santoro in apertura della trasmissione Annozero. «Oggi ho ricevuto una lettera che contiene l'apertura di un procedimento disciplinare nei miei confronti. Io sono tranquillo e determinato a rispondere con le ragioni della professionalità e della correttezza». Lo ha detto il conduttore aprendo la seconda puntata di Annozero. Su Raidue.
Santoro comincia così la trasmissione: «Voglio parlare al presidente Garimberti. Lui disse: Annozero può cominciare. E io ritengo che possa cominciare, ma con la sua precisa identità e la sua autonomia. Il presidente sa bene che alla Bbc sono i giornalisti a scrivere il codice professionale, che se viene dettato dall'esterno non può essere libero». Poi precisa: «Il cda può scegliere se mettere in onda o meno il programma, ma deve assumersene la responsabilità. Poi sarà il pubblico a rispondere come meglio crede».
«È un dovere di noi giornalisti - ha aggiunto - batterci per l'autonomia della nostra professione e dei nostri programmi e far valere le nostre ragioni». Santoro ha citato il caso di un operaio morto suicida a Castelammare qualche giorno fa, ricordando che la troupe di Annozero si trovava sul posto, e «ha raccolto l'urlo di disperazione di questa gente, un urlo che nei Tg non sento e che Annozero talvolta fa sentire». Quanto all'esposto del Pdl sulla mancanza di contraddittorio in trasmissione, Santoro ha replicato che «il Pdl è un grande partito, se ritiene di rivolgersi all'arbitro dobbiamo rispettare la decisione. Risponderò con le mie argomentazioni, ma bisogna dire che l'arbitro ha subito un cambiamento negli ultimi mesi, di cui i Tg non hanno parlato«.