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Questo articolo è stato pubblicato il 01 ottobre 2010 alle ore 10:51.
Dopo la doppia fiducia incassata alla Camera e al Senato il premier Silvio Berlusconi si è recato questa mattina al Quirinale per incontrare il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano. Il premier, informa una nota della presidenza della Repubblica, era accompagnato dal sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta. «Ora la maggioranza è più forte» aveva commentato ieri il premier dopo il voto di fiducia al Senato, sottolineando che «i finiani saranno leali». Ma lo spettro delle elezioni anticipate continua ad aleggiare sulla maggioranza. Anche se il Carroccio, che aveva indicato la via del voto come l'unica strada da percorrere, ieri ha un po' frenato. «Ora non si può più sbagliare - ha ribadito il leader della Lega Umberto Bossi - oppure si va al voto, l'hanno capito tutti, anche i finiani».
Ieri il presidente della Repubblica, in visita a Parigi, non aveva voluto commentare la nuova "stagione di riforme" annunciata dal premier per rilanciare il Governo. «Appena mi sarò reimmerso nell'atmosfera italiana cercherò di maturare un'opinione», aveva risposto ai cronisti, che lo attendevano all'uscita dal Museo Nissim de Camondo. E oggi ha incontrato il premier per un punto della situazione dopo il doppio passaggio parlamentare. È probabile che nel corso del colloquio si sia parlato anche della successione a Claudio Scajola alla guida del ministero dello Sviluppo economico. Ruolo che che, a cinque mesi di distanza dalle dimissioni del ministro che risalgono al maggio scorso, è ancora rivestito ad interim dallo stesso Berlusconi e sul quale il premier sarà chiamato a rispondere lunedì.
In aula a Montecitorio è infatti attesa la discussione generale sulle tre mozioni di sfiducia. Che sono statepresentate dall'opposizione nei confronti di Berlusconi nella qualità di ministro dello Sviluppo Economico ad interim. Il voto è stato fissato per il giorno successivo, martedì 5 ottobre. E il centro-sinistra ha già avvisato Berlusconi. «La mozione ha ottime possibilità di passare», ha detto ieri il capogruppo del Pd alla Camera, Dario Franceschini. Dunque l'unica possibilità per Berlusconi di disinnescare la mina parlamentare è indicare il successore di Scajola prima del voto ed è quindi probabile che questa partita subisca un'accelerazione proprio per spuntare l'arma dell'opposizione.