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Questo articolo è stato pubblicato il 05 ottobre 2010 alle ore 11:54.
Quasi per gioco, sei anni fa, due ricercatori russi, Kostya Novoselov (36 anni) e Andre Geim (51 anni), usando un normale nastro adesivo e un blocco di grafite (la stessa che sta al centro delle matite, carbonio puro), riuscirono a isolare il foglio più sottile del mondo: spesso quanto un solo atomo (di carbonio, naturalmente). Così impalpabile ed essenziale che viene considerato un materiale bidimensionale. Si chiama grafene.
Nessuno c'era riuscito prima, non solo, molti credevano che fosse impossibile che un materiale così cristallino e sottile potesse essere stabile a temperatura ambiente. Il gioco dei due amici è stato premiato ieri con il Nobel per la fisica, un record per una ricerca così recente (pubblicata su «Science» nell'ottobre 2004) e per l'età di Novoselov: è il più giovane ricercatore ad avere preso il riconoscimento per la fisica dal 1973.
Meno facile, una volta "incollato" il sottilissimo strato di carbonio allo scotch, è stato capire che veramente si trattava di un unico strato di carbonio. Ma i due, oggi professori dell'università di Manchester, ci sono riusciti, lo hanno caratterizzato elettricamente mostrando che aveva le proprietà previste a tavolino. Oltre ad essere una miniera di informazioni per la ricerca di base, il grafene ha anche moltissime applicazioni pratiche: è il più forte materiale mai creato, 100 volte più forte dell'acciaio. Se si facesse un'amaca di un metro quadrato (fino ad oggi sono riusciti a produrre fogli di 70 cm), sarebbe spessa quanto un atomo ma potrebbe reggere un gatto.
Come conduttore di elettricità funziona bene come il rame, e come conduttore di calore è davvero eccezionale: migliore di ogni altro materiale. Inoltre è quasi trasparente ma è così denso che nemmeno l'elio, il più piccolo gas atomico, può attraversarlo. Il grafene è molto interessante da studiare per la ricerca di base (ha eccezionali proprietà quantistiche), ma ha anche già dato luogo a molte ipotesi di applicazioni: poiché è praticamente trasparente, ma conduce elettricità potrebbe essere usato per schermi tattili, o pannelli solari. Se inserito nella plastica permetterebbe di fare materiali leggeri e sottili ma resistenti agli urti e alle alte temperature che potrebbero essere usati nei satelliti, negli aerei o nelle auto.