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Questo articolo è stato pubblicato il 07 ottobre 2010 alle ore 17:06.
Si è chiuso l'esame del ddl di riforma dell'università in commissione cultura della Camera con la votazione di tutti gli emendamenti e degli articoli del provvedimento. Per il mandato alla relatrice, la pidiellina Paola Frassinetti, manca ancora il parere delle commissioni competenti che arriverà entro mercoledì prossimo, quando è riconvocata la commissione per il via libera in vista dell'approdo in aula ormai sempre più probabile il 14 ottobre.
Tra i pareri, decisivo sarà quello della commissione Bilancio considerando che ieri è stato approvato l'emendamento pro ricercatori (concorsi in 6 anni da associato per 9mila posti) della relatrice, istituisce un «fondo per la valorizzazione del merito accademico» e che quindi comporterebbe una variazione nella copertura finanziaria.
Sui tempi di chiusura del testo, la relatrice, Frassinetti, continua a sperare in un anticipo dell'esame del ddl o che si possa «con l'accordo di tutti, esaminare il provvedimento durante la sessione di bilancio» che inizia il successivo 15 ottobre. Probabilmente lunedì ci sarà una conferenza dei capigruppo per decidere l'eventuale nuovo calendario. Manuela Ghizzoni (Pd) auspica invece che l'esame del ddl avvenga dopo la sessione di bilancio dal momento, spiega, che «i nostri emendamenti di sostanza non sono stati accolti».
Preme invece per un'approvazione in tempi brevi, Futuro e Libertà, che ha portato a casa l'ok di tre proposte strategiche: il ripristino degli scatti meritocratici di stipendio per ricercatori e professori; il piano straordinario di assunzioni a professore associato; lo sblocco del turn over per le università virtuose, consentendo il recupero integrale delle risorse finanziarie derivanti dai pensionamenti, al fine di consentire nuove assunzioni, per quelle università in regola con i conti. Tra gli emendamenti approvati oggi, spicca la possibilità concessa agli atenei di riconoscere crediti formativi agli studenti vincitori di medaglie olimpiche, paraolimpiche e nazionali. «Un riconoscimento ai meriti sportivi», hanno commentato soddisfatte le due proponenti, le pidielline, Manuela Di Centa e Gabriella Carlucci