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Questo articolo è stato pubblicato il 08 ottobre 2010 alle ore 16:45.
Prosegue l'ondata rialzista che sta interessando in questi giorni la rete carburanti. Dal consueto monitoraggio di quotidianoenergia.it emerge, infatti, che da questa mattina Q8 ha aumentato il prezzo di riferimento della benzina di 1,2 centesimi, portandosi così a 1,396 euro/litro, e di 1 centesimo quello del diesel, ora a 1,269 euro/litro. Shell, infine, ha ritoccato all'insù di 1 centesimo la verde fino a 1,399 euro/litro e di 0,5 centesimi il gasolio fino a 1,269 euro/litro.
Il bilancio della settimana vede rialzi generalizzati compresi tra un minimo di 1 centesimo e un massimo di circa 2 centesimi per entrambi i prodotti.
Il rincaro delle benzina riflette anche quello del petrolio, balzato ieri a quota 84 dollari al barile, il valore più alto degli ultimi cinque mesi. Oggi, tuttavia, il greggio è in calo sotto quota 81 dollari a seguito di prese di beneficio da parte degli investitori.
Le previsioni. Nei prossimi giorni i prezzi dei carburanti dovrebbero rimanere stabili secondo le previsioni della Figisc-Confcommercio in base ai risultati dell'osservatorio di settore. «Nella settimana appena trascorsa, i prezzi internazionali sono considerevolmente aumentati (+0,042 euro al litro per la benzina e +0,024 per il gasolio). I prezzi alla pompa Italia, invece, sono aumentati di non più di 0,015 euro al litro per la benzina e di 0,016 per il gasolio», sottolinea Luca Squeri, presidente dell'associazione. «Le quotazioni del greggio sono ancora sopra gli 80 dollari al barile. Sulla base delle chiusure del mercato internazionale dei prodotti lavorati di giovedì 7 ottobre - conclude - si prevede che i prezzi nei prossimi giorni rimangano stazionari».
Revocato lo sciopero dei benzinai. Che però incassano gli extra della corsa alla pompa