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Questo articolo è stato pubblicato il 12 ottobre 2010 alle ore 09:06.
Saranno esaminati da un consulente tecnico della Procura di Napoli i computer sequestrati giovedì scorso nelle sedi milanese e romana del Giornale nell'ambito dell'inchiesta sulla presunta minaccia di dossieraggio contro la presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia. La perizia, chiesta dai pm Vincenzo Piscitelli e Henry John Woodcock, riguarderà anche la memoria dei pc sequestrati nelle abitazioni di Alessandro Sallusti e Nicola Porro, direttore e vicedirettore del quotidiano milanese, indagati per concorso in violenza privata. L'analisi dei file inizierà nei prossimi giorni, alla presenza dei consulenti nominati dai difensori dei due giornalisti.
Gli inquirenti pensano che dalle macchine possano saltar fuori ulteriori elementi a sostegno dell'accusa. Secondo i pm, gli indagati avrebbero minacciato la pubblicazione di un dossier "imbarazzante" sulla famiglia della presidente di Confindustria per indurla a rivedere la posizione critica assunta sull'operato del governo in un'intervista al Corriere della sera del 15 settembre scorso. Il tutto con una campagna stampa simile a quella condotta contro il presidente della Camera, Gianfranco Fini. In una telefonata del 16 settembre Porro dice a Rinaldo Arpisella, responsabile dei rapporti con la stampa di Confindustria: «Spostati i segugi da Montecarlo a Mantova. Per venti giorni romperemo il c… alla Marcegaglia come pochi al mondo!». Frasi dette con tono scherzoso, secondo Porro che, con Sallusti e Vittorio Feltri, direttore editoriale del Giornale, ha smentito l'ipotesi di minacce alla presidente di Confindustria. Di tutt'altro avviso i pm e la stessa Marcegaglia che, ascoltata come parte offesa il 5 ottobre, ha detto: «Ho sicuramente percepito l'avvertimento come un rischio reale e concreto per la mia persona e per la mia immagine, tanto reale e concreto che effettivamente ci mettemmo, anzi mi misi personalmente, in contatto con Confalonieri», presidente di Mediaset e componente del direttivo di Confindustria.
Intanto giovedì riprenderanno le audizioni dei testi, con il responsabile delle relazioni esterne Mediaset, Maurizio Crippa, e il dirigente dell'area ambiente e qualità di Confindustria, Giancarlo Coccia. Nelle intercettazioni il primo suggerisce ad Arpisella di contattare Confalonieri, mentre Coccia conferma l'avvenuto colloquio tra Marcegaglia e il presidente Mediaset e il successivo intervento di questi presso Feltri. Deve invece ancora essere fissata l'audizione di Confalonieri. Fonti vicine all'indagine riferiscono che, conclusi i primi accertamenti, i pm di Napoli trasmetteranno, per competenza territoriale, gli atti ai colleghi di Milano.