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Questo articolo è stato pubblicato il 20 ottobre 2010 alle ore 16:36.
LONDRA - Una correzione dei conti pubblici radicale, senza precedenti nella storia recente del Regno Unito e di qualsiasi altro paese dell'Unione. Londra affonda il bisturi nella piaga di una disavanzo che supera l'11% del pil e lo fa – con la spending review, ripensamento della spesa pubblica per il prossimo quadriennio - calando la scure sul welfare system, quel meccanismo di tutela pubblica che essa stessa reinventò nella forma attuale.
L'aggiustamento impone tagli di 81 miliardi di sterline in quattro anni per riportare i conti in sostanziale pareggio entro la fine della legislatura. Il Cancelliere dello Scacchiere George Osborne, ha avuto un "pensiero" per tutti, pronunciando ai Comuni un rosario di misure che colpiranno tutti i ministeri. Due sole le eccezioni: scuola e sanità. Entrambi vedranno aumentare gli stanziamenti dell'esecutivo in termini reali. Per tutti gli altri la cintura si stringe, mediamente, del 19% che significa la perdita di 490mila posti di lavoro entro il 2015. Tutti posti pubblici, una cifra quindi che non considera le eventuali ripercussioni sull'occupazione che i ridotti budget dei ministeri potranno avere sul lavoro privato. Ma se il 19% è la media, a molti è andata peggio.
George Osborne è stato prima di tutto severo con sè stesso imponendo al Tesoro un taglio di un terzo del bilancio. Il ministero degli esteri arriverà al 2015 con un budget abbattuto del 24%, quello degli interni altrettanto; industria e autonomie locali di quasi il 30 per cento. Ma il grosso arriverà dal welfare, ovvero dal totale di quelle misure di sostegno sociale (dalle indennità di disoccupazione, agli assegni per la casa, a quelli famigliari) che saranno ridotte di 18 miliardi di sterline in totale. Agli 11 già previsti se ne sono aggiunti altri 7 annunciati oggi. Numeri che confermano la parte del leone che toccherà al welfare sul totale dei risparmi. Resta indefinito, invece, il contributo che garantirà la nuova tassa sulle banche che Osborne ha confermato sarà permanente (dopo l'una tantum dello scorso anno).I dettagli saranno resi noti nei prossimi giorni. Una sorpresa, quest'ultima che il Cancelliere ha aggiunto alla conferma dell'innalzamento dell'età pensionabile a 66 per uomini e donne entro il 2020, ovvero sei anni prima di quanto orevisto.