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Questo articolo è stato pubblicato il 24 ottobre 2010 alle ore 14:51.
Guido Bertolaso va avanti nonostante i sindaci dei comuni vesuviani non abbiano firmato il piano per cercare una soluzione ai problemi legati alla discarica di Terzigno (guarda il video reportage) e l'allestimento di un secondo sversatoio nell'area. L'accordo andrà avanti in modo «unilaterale», ha detto il capo della Protezione civile in una conferenza stampa convocata dopo l'incontro con i sindaci dei comuni vesuviani. «Noi da questo documento non arretriamo di un passo - ha affermato Bertolaso - va altre quello che dovevamo fare, lo Stato anche in questo caso farà lo Stato. Una decisione non di fermezza ma che significa saggezza». A proposito dell'apertura della discarica di cava Vitiello, invece, «per ora è rimandata alle calende greche, per ora lì non si fa nulla: il nostro obiettivo è di non utilizzarla ma non per questo dobbiamo cancellarla». Del resto, il decreto legge - a cui fa riferimento la cava - poi convertito dalla legge 126 del 2008 in materia rifiuti è stato «approvata da larghissima parte del Parlamento per questo motivo è adesso inutile che esponenti politici, «anche alcuni miei cari amici del Pd - ha rimarcato - adesso dicano che cava Vitiello non deve essere aperta». E ha rivolto una richiesta ai sindaci del territorio affinché «isolino i violenti» e si faccia di tutto per tornare alla «normalità».
L'esito dell'incontro tra Bertolaso e i sindaci sembrava già scontato dopo le proteste della nottata e della mattinata, arrivate dopo una settimana di scontri. Proprio a questo proposito i sindaci all'uscita del vertice hanno lanciato un appello ai propri concittadini. «Faccio appello ai cittadini perchè abbiamo fiducia nelle istituzioni. Noi continueremo a dare battaglia. Basta però con atti vandalici e violenze che non fanno bene a nessuno. Serve senso civile», ha spiegato il primo cittadino di Terzigno, Domenico Auricchio. Nel complesso, i sindaci del vesuviano, dopo che la Ue è intervenuta bacchettando l'Italia, chiedono maggiori garanzie su tutte le misure: non solo per la non apertura di cava Vitiello, ma anche per la sicurezza della discarica Sari di Terzigno.
Anche se non hanno firmato il documento stilato nella serata di sabato, hanno sottolineato come da parte del capo della Protezione civile Guido Bertolaso ci sia un atteggiamento di apertura per «rispettare gli impegni». «Dobbiamo dare garanzie ai nostri cittadini se cava Sari sia sicura o meno - ha detto il sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella lasciando il palazzo della Prefettura di Napoli - c'è necessità di fare gli opportuni controlli e riscontri con tecnici di nostra fiducia e capire quale sia il reale stato della discarica».