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Questo articolo è stato pubblicato il 25 ottobre 2010 alle ore 08:18.
Se il Napoli stasera ferma il Milan, siamo alla prima fuga di campionato. Con la non lieve differenza rispetto alle previsioni della vigilia che in testa non c'è una big, bensì un outsider non di primissima fila come la Lazio. La classifica è ancora corta, e lo di mostra l'Udinese che a zero punti dopo quattro giornate ne ha messi insieme dieci nelle altre quattro ed è già serenamente a centro gruppo.
Però la squadra di Reja ha quattro punti di vantaggio sull'Inter, e se è vero che domenica a ora di colazione l'aspetta la controprova della trasferta a Palermo, è altrettanto vero che venerdì sera c'è Genoa-Inter e il posticipo domenicale è Milan-Juventus. Come dire che dal prossimo turno si fa definitivamente sul serio.
Fermo restando che la Lazio fa sul serio da un po' , e ieri contro il Cagliari tutto le è girato per il giusto verso a cominciare dalla casualità del raddoppio di Mauri, anche l'Inter ha giocato contro la Sampdoria con il massimo dell'impegno. Eppure, pur avendo avuto le occasioni per vincere ne ha anche subìte una serie che hanno rischiato di fargliela perdere. Un'Inter che pur continuando ad accusare molte assenze non ha giocato male, ha messo in vetrina Coutinho oltre ai soliti Zanetti e Lucio, ma alla fine si è salvata soltanto grazie al solito Eto'o. Anche se va detto che il gol del vantaggio sampdoriano era viziato da un fallo di Cassano nella partenza dell'azione. Proprio contro la Samp, recente bestia nera-nerazzurra, Mourinho aveva mimato il gesto delle manette per condannare la perfetta direzione di gara di Tagliavento. Benitez, di fronte all'errore di Orsato, si è limitato a commentare che a suo avviso il fallo di Cassano c'era.
Non c'era invece il rigore regalato dall'arbitro De Marco alla Juventus e poi sbagliato da Iaquinta. Anzi Krasic si è proprio tuffato, senza pudore, e adesso rischia seriamente una squalifica da prova-tv. Brutta Juve quella di Bologna, incapace di tradurre in occasioni da rete una generica superiorità su di una squadra davvero modesta come quella di Malesani. Sul resto del fronte, meritati i successi di Udinese e Genoa, un po' meno quello del Lecce contro un Brescia che avrebbe meritato più della quarta sconfitta consecutiva. Il colpo di giornata è del Chievo che grazie al gol di Thereau a tempo scaduto ha battuto il Cesena e agguantato il quarto posto in classifica.