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Questo articolo è stato pubblicato il 27 ottobre 2010 alle ore 13:40.
Interferenze illecite nella vita privata. La procura di Roma ha aperto un fascicolo d'inchiesta su Google Street View, il sistema per visitare dal proprio computer ogni parte del mondo in modalità tridimensionale. L'indagine è stata avviata dopo l'invio nelle scorse settimane da parte del Garante della privacy dell'istruttoria sul servizio web del più noto e diffuso motore di ricerca del mondo. Il fascicolo, che è stato affidato al pm Eugenio Albamonte è al momento a carico di ignoti.
Il nodo della questione al vaglio degli inquirenti è la possibilità che con Street View possano essere state captate informazioni sensibili presenti sulle reti Wi-Fi durante il "percorso" compiuto dalle auto di Google, le auto con telecamera che girando per le strade non solo catturano immagini ma captano anche il traffico delle comunicazioni wireless. Gli inquirenti, secondo quanto riferiscono le agenzie, stanno attendendo che la società di Mountain View metta a disposizione, entro breve, almeno a campione, prova che i dati raccolti sulle reti wi-fi non sono "completi", ma soltanto porzioni di informazione, impossibile da ricostruire anche per un hacker esperto.
Google, da parte sua, che si è affidata agli avvocati Giulia Bongiorno e Giuliano Pisapia, sostiene di essere pronta a collaborare ed a risolvere la questione, anche perché i dati raccolti, afferma, non sono mai stati utilizzati, né comunicati a terzi. «La raccolta accidentale di dati wifi da parte delle auto di StreetView è stato un errore del quale siamo profondamente spiacenti e per cui ci scusiamo. Ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare con le autorità», scrive la società americana in un comunicato, sostenendo anche di essere stata essa stessa a segnalare alle autorità competenti la "raccolta" di dati che era stata registrata.
«La raccolta accidentale di dati wifi da parte delle auto di StreetView è stato un errore del quale siamo profondamente spiacenti e per cui ci scusiamo. Ribadiamo la nostra disponibilità a collaborare con le Autorità». Così in una nota Google, commentando la notizia dell'indagine della Procura di Roma su StreetView.