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Questo articolo è stato pubblicato il 29 ottobre 2010 alle ore 17:50.
Sono circa 600 gli emendamenti al ddl di stabilità presentati in commissione Bilancio della Camera. Quasi tutti sono stati proposti da parlamentari Pd, mentre, per ora non risultano proposte di modifica presentate dalla Lega. Il Carroccio nei giorni scorsi aveva pensato di correggere il patto di stabilità interno, ma al momento ha preferito non tradurre in proposte le sue idee.
Il Pdl ha presentato una ventina di modifiche, «un numero contenuto», ha sottolineato il capogruppo in Commissione, Gioacchino Alfano, perché «condivide la riforma e la logica della manovra e si è scelto di non toccare temi che saranno affrontati nei provvedimenti di merito». Le proposte di modifica del Pdl riguardano in particolare difesa, sicurezza, pesca e agricoltura. Alfano non esclude che possano essere ritirati. Lo scopo, spiega, «é richiamare l'attenzione su questi argomenti».
Sono una quindicina invece gli emendamenti al Ddl stabilità presentati da Futuro e libertà. In particolare, rileva il capogruppo Commissione Bilancio a Montecitorio, Antonino Lo Presti, le proposte puntano in primo luogo a finanziare la riforma dell'università, garantendo le risorse per i ricercatori, 45 milioni per 2011, 90 milioni per 2012, 135 milioni per 2013. Un'altra proposta mira a introdurre a partire dal 2011 la cedolare secca al 20% sui nuovi contratti di affitto in attesa che si sblocchi la trattativa sul federalismo fiscale con i
Comuni (misura che costerebbe 400 milioni di euro).
La proposta più impegnativa di Fli é probabilmente quella che ripropone l'emendamento alla Finanziaria 2010 del presidente della commissione Finanze del Senato, Mario Baldassarri sul taglio delle imposte alle attività di impresa, famiglia e banda larga. La copertura viene trovata con un taglio lineare dei consumi intermedi. Altri due emendamenti riguardano il potenziamento dei fondi per ricerca e sviluppo e l'inquadramento di 2mila vigili del fuoco. Qualcosa infine c'è anche sugli italiani all'estero e sui contributi alle Tv locali, ritenuti importanti per aprire il mercato televisivo a un maggior pluralismo.Martedì della prossima settimana si terrà il vaglio di ammissibilità, che quest'anno sarà particolarmente severo dopo la riforma della contabilità pubblica e l'inusitata asciuttezza del primo disegno di legge di stabilità (un solo articolo più le tabelle).