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Questo articolo è stato pubblicato il 05 novembre 2010 alle ore 13:34.
In Cdm lite Fra Tremonti e Prestigiacomo. Berlusconi prova a mettere pace
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Via libera del consiglio dei ministri al cosiddetto "pacchetto sicurezza", composto da un decreto legge e un disegno di legge. I due provvedimenti, spiega in conferenza stampa il premier Silvio Berlusconi, contengono misure per la lotta alla criminalità organizzata, per la sicurezza urbana, per quella nelle manifestazioni sportive, «dove finora abbiamo ottenuto risultati molto buoni», ha aggiunto, e per il rafforzamento dell'Agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati alla mafia.
Il premier ha poi annunciato per il prossimo consiglio dei ministri un decreto legge per la costruzioni dei nuovi termovalorizzatori tra cui quello per Napoli est. «Il cdm - ha detto Berlusconi - ha espresso un plauso al ministro dell'Interno, Roberto Maroni per ciò che ha fatto fino ad ora nel contrasto della criminalità organizzata. I beni sequestrati alle organizzazioni criminali, circa 35mila, ammontano a 18 miliardi di euro, soldi che possono essere utilizzati per rafforzare la sicurezza dei cittadini». Negli ultimi due anni, ha aggiunto Maroni, i reati comuni sono diminuiti di oltre il 12%, con un picco del 50% per le rapine in banca.
Il nuovo pacchetto, ha proseguito il premier, contiene anche norme sulla tracciabilità dei flussi finanziari, per scongiurare il blocco del pagamenti dalle stazioni appaltanti alle società che hanno vinto gli appalti, sulla carta d'identità elettronica e sul superamento delle restrizioni al libero accesso delle reti wi-fi. Dall'1° gennaio ci si potrà collegare liberamente, senza restrizioni, alla rete wi-fi, «superando così le restrizioni imposte dal decreto Pisanu cinque anni fa che ora sono state eliminate dall'evoluzione tecnologica». Sarà dunque possibile collegarsi alla rete dai punti di accesso pubblici, anche senza dover esibire un documento di identità.
Entrando nel dettaglio, il ministro Maroni ha sottolineato come le misure in tema di sicurezza sportiva «reintroducano l'arresto in flagranza differita, entro le 48 ore dal termine della manifestazione e prevedano più poteri di controllo e maggiore tutela legale per gli steward. «Attraverso le riprese video - ha spiegato Maroni - si può procedere entro le 48 ore successive all'arresto di chi si è reso protagonista di atti di violenza in occasioni di manifestazioni sportive». Maroni ha anche sottolineato che la normativa in vigore sta già dando risultati. «Nelle prime 9 giornate di questo campionato - ha detto - c'è stata una riduzione del 50% del numero di partite con incidenti e una riduzione del 90% dei feriti, passati da undici a uno». Inoltre, si è verificato un «aumento degli spettatori, nonostante lo spezzatino e la tessera del tifoso». Questa, ha concluso Maroni, «è la strada giusta per una maggiore sicurezza negli stadi».