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Warner Bros compra gli studios di Harry Potter per farne un santuario del maghetto

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Questo articolo è stato pubblicato il 09 novembre 2010 alle ore 13:24.

I fan del maghetto di Hogwarts si stavano già mestamente preparando a celebrare la prossima fine delle avventure, anche cinematografiche, di Harry Potter. Niente più scontri con il tremendo Lord Waldemort, gufi, draghi e bauli magici. Niente più attese spasmodiche fuori dalle librerie per accaparrarsi l'ultimo volume firmato Joanne K. Rowling e ricerche affannose di spezzoni pirata del nuovo film nel web. La prima parte dell'ultimo film "Harry Potter e i doni della morte" sarà nei cinema dal prossimo 19 novembre, la seconda a luglio del 2011. Ma anche se il personaggio in un certo senso morirà, non si può mandare alla tomba un business miliardario sul quale sono stati versati fiumi d'inchiostro. E quindi, ecco pronto il santuario dove Harry Potter continuerà a vivere e incassare.

Dopo l'inaugurazione nel giugno scorso del "Magico mondo di Harry Potter" negli studios della Universal a Orlando, a poca distanza dai castelli rosa di Disney World, la Warner Bros, major che produce e distribuisce i film della saga, ha appena acquistato gli storici studios di Leavesden, 29 km a nord ovest di Londra, dove dal 2000 la casa dello scudo ha realizzato enormi successi, tutti gli Harry Potter in primis, ma anche film di Tim Burton come Il mistero di Sleepy Hollow e la Fabbrica del Cioccolato e Christopher Nolan ha girato il suo magnifico Cavaliere Oscuro e il più recente Inception. Quello della Warner Bros è un progetto da 160 milioni di euro, che promette di rilanciare il cinema made in Uk, colpito anch'esso dai tagli pubblici che la crisi impone, e che negli ultimi dieci anni ha beneficiato anche dei 2 miliardi di sterline investiti dalla Warner Bros.

Così, dove l'area metropolitana di Londra inizia a lasciare spazio alle verdi colline da caccia alla volpe, a Pasqua 2012 aprirà le sue porte una specie di parco del cinema da 46 mila metri quadrati con due nuovi edifici dedicati a Harry Potter, una sorta di mausoleo con set, costumi e arredi di scena. Ma la Warner Bros garantisce che ci saranno anche aree dedicate allo sviluppo di nuovio effetti speciali, un dipartimento per l'animatronics e per i lavori prostetici. Un investimento che rende felice la Uk film Commission e gli abitanti dell'Hertforshire, soprattutto perché la Warner ha promesso che manterrà le «migliaia» di posti di lavoro che gli studios avevano creato.

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Tags Correlati: Ben Hur | Christopher Nolan | Cinecittà | Cinema | Harry Potter and the Sorcerer's Stone | Joanne K. Rowling | Leavesden | Londra | Lord Waldemort | Tim Burton | Warner Bros. | William Wyler

 

Ora, volgendo lo sguardo a casa nostra e facendo un paio di conversioni di misura, ci si accorge che fra gli studios di Cinecittà e quelli considerati "enormi" di Leavesden ci sono appena 6mila metri quadri di differenza. Il centro fondato da Mussolini nel 1937 aveva 8mila dipendenti degli anni Sessanta, ridotti oggi a 150, come è stato scritto di recente da Repubblica, e versa in uno stato di sostanziale abbandono, se non fosse per la vivacità portata dal set del Grande Fratello e dalle selezioni per i vari reality e talent show. Mentre William Wyler a Roma faceva correre le bighe di Ben Hur, a Leavesden, convertito a studios solo nel 1995, si montavano ancora gli aerei della Raf. Arriverà una salvifica Warner anche sulla Tuscolana?

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