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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2010 alle ore 13:50.
Dopo il Veneto il Sud. Nel Salernitano fiumi oltre gli argini: 3mila ettari sott'acqua
Trecento milioni subito per il Veneto colpito dal maltempo. Ad assicurarli, nel corso di una conferenza stampa a palazzo Chigi, è stato il premier Silvio Berlusconi al termine di un vertice con il governatore Luca Zaia e i ministri Roberto Calderoli e Giulio Tremonti. «In base all'inventario fatto finora - ha spiegato il premier -, abbiamo stabilito che con atto di palazzo Chigi venga messa a disposizione della Protezione civile una somma di 300 milioni», che non andranno perciò nel disegno di legge stabilità come annunciato in precedenza.
Una cifra «provvisoria», ha precisato Berlusconi, alla quale si aggiungerà anche il contributo europeo. «L'Europa - ha chiarito Berlusconi - ha un fondo per le calamità naturali, già entrato in funzione per L'Aquila e l'Abruzzo, e in totale ci è stata elargita una somma importante, di 498 milioni di euro». Se serve, gli ha fatto eco il ministro Tremonti, «non si escludono ulteriori interventi». Altri interventi di tipo legislativo, ha aggiunto il titolare dell'Economia, «non sarebbero adeguati perché entrerebbero in vigore dal primo gennaio». In questi casi, ha ricordato Tremonti, «si utilizza il fondo per le spese impreviste».
Il premier ha poi confermato la misura già annunciata ieri da Coppito e i fondi assicurati dalle banche. «Ci sarà la sospensione delle rate dei mutui per le persone colpite dall'emergenza - ha detto il premier - mentre l'Abi ha deciso lo stanziamento di 700 milioni di euro attraverso prestiti alle famiglie e alle imprese». Secondo una prima stima diffusa ieri dal premier Berlusconi e confermata poi da Zaia, servirà almeno un miliardo di euro «tra danni diretti e investimenti in infrastrutture idrauliche che comunque dovremo realizzare», aveva detto ieri il governatore.
Nell'illustrare le misure di sostegno alle aree colpite, il cavaliere è tornatosulle contestazioni di ieri che hanno accompagnato la sua visita in Veneto e poi all'Aquila. «Leggendo i giornali non credevo ai miei occhi - ha aggiunto Berlusconi -. Ho visto che sono stato contestato in Veneto e all'Aquila, non mi sono accorto di nulla, forse avevo le orecchie tappate ho domandato agli organi di polizia si trattava di 30 persone di cui la maggior parte neanche dell'Aquila mentre in Veneto erano i centri sociali». Ma al Nord, puntualizza, «sono stato accolto benissimo da tutte le popolazioni del Veneto» che «mi hanno rivolto frasi che incentivavano a continuare l'azione di Governo, sempre attento a dare risposte immediate in caso di calamità». Quindi ribadisce: «Non dovrei dirlo: non credete ai giornali. Oggi c'è in prima pagina "Berlusconi contestato": non credeteci, vi hanno imbrogliato». E il governatore Zaia che gli siede accanto conferma la versione del premier. «Non ho visto nessuno agitarsi, ma ho visto la gente applaudire, stringere le mani, chiederci di andare avanti».