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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2010 alle ore 21:08.
«Chiunque sarà chiamato a governare ancora, o a governare nuovamente, dovrà affrontare le problematiche concrete del Paese»: a parlare è il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, intervenendo all'assemblea dell'Anci, in scena fino al 13 novembrea Padova, una delle zone più colpite dalle alluvioni degli ultimi giorni. «Siamo in un momento di grandissima turbolenza», ha detto Napolitano, che ha aggiunto: «È una situazione di grandissima incertezza politica, c'è grande tensione e ci sono molte contrapposizioni e incognite».
Tutto questo però, per capo dello Stato, non può distogliere l'attenzione sui bisogni reali del Paese: «È necessario individuale quali sono le voci da tagliare sulla spesa pubblica altrimenti è solo un rimpallarsi di responsabilità davanti a "scelte inelubili" che devono essere presenti a tutte le forze politiche, di maggioranza e di opposizione». Il presidente della Repubblica osserva che «da settimane sono in corso lavori in cui sono impegnate le parti sociali che stanno producendo proposte da portare avanti». «Mi auguro che questo sforzo di individuare i problemi e di prospettare le soluzioni possa andare avanti».
Napolitano esorta quindi a guardare avanti, a fare «progetti ambiziosi e innovativi», ma, aggiunge, «stiamo attenti a prestare le cure di cui ha bisogno il nostro territorio», che insieme al patrimonio storico e artistico «è qualcosa di prezioso ereditato dalla natura e dallo Stato e non abbiamo il diritto di lasciarlo deperire e decadere, magari guardando talvolta solo all'interesse particolare».
Parlando invece di federalismo, il capo dello Stato ha detto che si tratta «di una strada non semplice, ma sono contento che si vada avanti». È una costruzione, ha aggiunto, «da condurre con grande attenzione e pazienza, con il massimo di equilibrio, rafforzando la solidarietà, l'efficienza e l'unità del Paese».