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Questo articolo è stato pubblicato il 10 novembre 2010 alle ore 16:57.
Via libera della Commissione bicamerale per il federalismo fiscaleal decreto sui fabbisogni standard di comuni e province. Il parere del relatore di maggioranza Antonio Leone (Pdl) è stato approvato con 16 voti a favore e 14 contrari. Il senatore di Fli, Mario Baldassarri, ha votato a favore così come la senatrice della Svp, Helga Thaler. A "salvare" la maggioranza, è stato il presidente della commissione, Enrico La Loggia, che ha deciso di mettere in votazione prima il parere di maggioranza e solo dopo quello di opposizione. In questo modo l'approvazione del parere Leone (Pdl) ha precluso il voto sul parere Stradiotto (Pd).
Un'inversione decisiva, visto l'atteggiamento del rappresentante di Fli in Bicamerale, Mario Baldassarri, che aveva annunciato il suo voto favorevole su entrambi i pareri: se dunque fosse stato messo in votazione prima il parere Stradiotto il risultato sarebbe stato di 15 a 15 e il parere del Pdl sarebbe stato respinto. «È stata una forzatura inaccettabile», ha detto Francesco Boccia, coordinatore delle commissioni economiche del Gruppo del Pd alla Camera e componente della commissione Bicamerale per l'attuazione del federalismo fiscale. «Evidentemente - ha aggiunto - il vertice Bossi-Fini ha consigliato per oggi prudenza e lo scontro interno è solo rinviato. In tutto questo il federalismo, come è evidente, è stato messo da parte: il centrodestra ha approvato con il voto di oggi solo un mezzo di pura propaganda».
«Il federalismo non partirà mai a dicembre, é una balla gigantesca», ha commentato Baldassarri: «i decreti legislativi sono vuoti, privi della pietra angolare del federalismo: non ci sono i numeri». «Il federalismo, ha però aggiunto, é una cosa seria e si farà tra 3-5 anni». Su questo punto, ha ricordato, si era espresso un mesetto fa anche il ragioniere generale dello Stato, Mario Canzio, «che proprio qui nel corso di un'audizione ha testualmente detto che i dati dei bilanci comunali sono inattendibili e inconfrontabili, per renderli ci vorrà tempo, fino al 2013». (Cl.T.)