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Questo articolo è stato pubblicato il 11 novembre 2010 alle ore 12:22.
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«C'è una grande confusione, un grande buio, il vuoto sulle scelte e sulle priorità nella destinazione delle risorse pubbliche». A sottolinearlo il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, in visita a Padova alle zone fortemente colpite dalle alluvioni dei giorni scorsi che hanno messo in ginocchio cittadini e imprese. Abbiamo, ha detto, «un debito pesante sulle spalle - sottolinea Napolitano - e dobbiamo contenere la spesa pubblica. Ma non dobbiamo tagliare tutto. L'arte della politica consiste proprio nel fare delle scelte». Ha ricordato che esiste «un'imperativo della solidarietà,che è uno dei fondamenti della nostra Costituzione, un patto che ci lega come italiani». Ha sottolineato che per fortuna in Italia «esiste un patrimonio fattodi generosità, dedizione, spirito di sacrificio». Molto critiche sulla Finanziaria anche le parti sociali: dalla Confindustria alla Cgil fioccano le accuse sulla mancanza di misure per lo sviluppo e le richieste di sostegno alla ricerca e all'innovazione. In serata, poi, il capo dello stato risponde così ai cronisti che gli chiedono se sui giornali non ci sia troppo. gossip. «I giornali sono invasi dal gossip - spiega Napolitano -, ma il problema è di non dare pretesti al gossip e di occuparsi dei problemi».
Il presidente della Repubblica, ha sottolineato Napolitano, «è un'istituzione terza», di garanzia, «una volta si diceva di potere neutro, che non viene stritolata nella mischia politica». La sua funzione, ha sottolineato, «è rappresentare l'unità nazionale e salvaguardare e trasmettere i principi costituzionali». Napolitano ha spiegato di «confrontarsi con i miei grandi predecessori, con la lezione che hanno dato nell'esercizio delle funzioni di presidente della Repubblica», un compito che lui cerca di «esercitare con il massimo rigore possibile».
«Io non posso sostituirmi a chi deve dare risposte avendo la competenza e la responsabilità», ha detto Napolitano dopo l'incontro a Padova con i sindaci dei comuni