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Questo articolo è stato pubblicato il 15 novembre 2010 alle ore 08:35.
CORNELLI NON SI DIMETTE, MA RIMETTE IL MANDATO ALL'ASSEMBLEA PROVINCIALE.
Guarda il video del vincitore / Pisapia: «Ripartiamo con il Pd»
Non sono dimissioni vere e proprie quelle di Roberto Cornelli, segretario metropolitano del Pd, ma la remissione del mandato all'assemblea provinciale. La differenza è sottile ma serve a non marcare una frattura nel centrosinistra e con Giuliano Pisapia. Insomma una discussione tutta interna al Pd che avrà luogo, promette Cornelli, entro una settimana. Con il segretario metropolitano rimettono il mandato agli organi interni del partito anche Pierfrancesco Majorino, capogruppo a Palazzo Marino, Maurizio Martina, segretario regionale del Pd e il coordinatore cittadino Francesco La Forgia
Il giovane gruppo dirigente del partito in queste settimane si è sentito bersaglio di pregiudizi, come se le primarie fossero un test pro o contro il Pd. E questo, dicono, può aver prodotto anche una frattura tra gli elettori del centrosinistra, che potrebbero averle vissute come una consultazione di Palazzo. Nemmeno «certi settantenni rottamatori» hanno fatto il bene del Pd, dice Cornelli riferendosi a Valerio Onida che con il 13% e passa di voti a suo favore ha drenato consensi a Stefano Boeri. Nessuna incertezza sul sostegno a Giuliano Pisapia del quale il Pd milanese si dice a completa disposizione. Ora, assicura Cornelli «è lui il candidato di tutti noi e le nostre vicende interne non saranno una zavorra alla sua corsa».
IL RISULTATO DELLE PRIMARIE
Sarà Giuliano Pisapia lo sfidante di Letizia Moratti alle comunali di primavera a Milano. L'avvocato penalista ha battuto Stefano Boeri nel testa a testa delle primarie del partito democratico. A lui sono andate il 45,36% delle preferenze. L'architetto, indicato dal partito come candidato di riferimento si è fermato al 40,16 per cento. Che tra i due sarebbe stata una lotta all'ultimo voto lo dicevano tutti i sondaggi della vigilia, nel Partito democratico però in molti contavano sulla vittoria di Boeri.
Il costituzionalista Valerio Onida ha ottenuto il 13,41%, l'outsider Sacerdoti l'1,07%. Solo 4 le schede contestate. Ma il popolo delle primarie è arrivato appena a quota 67.499, il Pd contava esattamente sul doppio, centomila. Il dato è in netto calo rispetto alle primarie del 2006, alle quali parteciparono in 82mila per scegliere come candidato alla poltrona di sindaco l'ex prefetto Bruno Ferrante.