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Questo articolo è stato pubblicato il 16 novembre 2010 alle ore 13:29.
Prima il via libera alla finanziaria, subito dopo si procederà all'esame parlamentare della crisi. È questa la linea emersa dall'incontro che si è svolto nel tardo pomeriggio di martedì 16 novembre al Quirinale tra il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e i presidenti delle due Camere, Gianfranco Fini e Renato Schifani. Un'ora di colloquio per valutare le prossime scadenze parlamentari alla luce del richiamo lanciato più volte nei giorni scorsi dall'inquilino del Colle che ha chiesto a tutte le forze politiche di dare priorità al via libera della legge di stabilità.
Questa mattina Napolitano aveva detto con un sorriso alla vigilia dell'incontro, fissato per oggi pomeriggio alle 17.30 con i presidenti delle due Camere, Gianfranco Fini e Renato Schifani. «Spero di non essere costretto, da qui al 2013 - dice Giorgio Napolitano - a rifugiarmi in questa biblioteca del Quirinale come in un'oasi rispetto a un mondo politico e istituzionale perennemente perturbato. Mi auguro di potere venir qui serenamente». Così il capo dello Stato, inaugurando la restaurata biblioteca del Quirinale, torna con una battuta sulla difficile crisi che sta attraversando la maggioranza.
Quindi vira sulla necessità di salvaguardare la nostra lingua. «Non sono un adoratore della carta come materia, la apprezzo per il contenuto che con essa si esprime attraverso la lingua italiana. Mi permetto di nutrire riserve e preoccupazioni nei confronti dei mezzi di informazione che ci restituiscono così impoverita e contratta la nostra lingua che gode nel mondo di fortuna e prestigio ed è uno dei tratti incontestabili ed importanti della nostra identità nazionale». Napolitano ha preso la parola dopo il segretario generale, Donato Marra, e il presidente onorario della Accademia della Crusca, Francesco Sabatini. Alla cerimonia hanno partecipato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Gianni Letta, numerosi responsabili di biblioteche istituzionale e pubbliche e alcuni ricercatori.
Napolitano ha poi annunciato che si svolgerà un convegno sulla lingua italiana nell'ambito delle celebrazioni del 150/mo anniversario dell'Unità d'Italia. Il capo dello stato ha quindi aggiunto che il restauro della biblioteca rappresenta «un ottimo uso dei fondi assegnati dallo Stato alla presidenza della Repubblica, fondi che cercheremo di ridurre ancora». Questo fondo librario, ha detto, realizzerà una piena sinergia con l'Archivio Storico del Quirinale. La biblioteca farà una politica di acquisizioni librarie «selettiva e mirata, strettamente funzionale allo svolgimento del ruolo della presidenza della Repubblica». Saranno favorite le attività di ricercatori e studiosi che vogliono approfondire la storia della presidenza della Repubblica come istituzione e dell'attività dei capi dello Stato. «È strano che abbiamo dovuto attendere uno studio eseguito all'estero per approfondire la figura di alcuni capi dello Stato», ha concluso Napolitano. (Ce. Do.)