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Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2010 alle ore 19:41.
Quanto dista Klagenfurt da Nebbiate? Lo spazio infinito della fantasia o il nulla che separa due luoghi di una stessa storia, dipende da come li si osserva, se dal diritto o dal rovescio.
Secondo l'umana e fallibile geografia, il primo esiste mentre il secondo è il mondo dell'immaginario. È a Nebbiate che Luigi Garlando, giornalista della Gazzetta e prolifico scrittore di storie per ragazzi, ambienta il suo ultimo libro, Buuuuu. Nebbiate sulla cartina non c'è, a parte quel suffisso ate che si coniuga con decine di nomi di paesi della Lombardia. Klagenfurt invece esiste ed è una bella città dell'Austria e capoluogo della Carinzia. È lì che bizzarri dirigenti federali del calcio hanno ambientato l'ultima partita della Nazionale italiana. Per un pugno di soldi e con il conforto di 3-4mila spettatori, l'Italia ha disputato un'amichevole con la Romania. Altro che Nebbiate: ci vuole un'infinita dose di fantasia per far disputare in quella città un'amichevole della squadra che dovrebbe rappresentare tutti gli italiani.
Sappiamo ciò che è accaduto. Sulle gradinate si sono seduti centinaia di sciagurati che hanno coperto di insulti e di urla, all'insegna del più becero razzismo, Mario Balotelli. Credo che nemmeno la prolifica immaginazione di Garlando avrebbe potuto immaginare che il copione del suo racconto fosse messo in scena con tanta rapidità e brutalità. Roba da chiedere il copyright.
Nei due casi la figura di riferimento è la stessa, SuperMario, il nero e italianissimo campionecon quell'accento così radicalmente bresciano che pochi cittadini della Leonessa possono vantare. In Austria ha tenuto in piedi una squadra mediocre e senza gioco con il suo talento, incurante delle invettive scagliate sul campo senza tregua. Nella Nebbiate di Garlando, Supermario è il campione che incontra per caso un altro "diverso" come lui e come lui un funambolo del pallone. Il Maradona della genetica, come si definisce, si chiama Elio, ma tutti lo chiamano Jack, proprio come la carta da gioco che si presenta al diritto e al rovescio. Mario e Jack s'incontrano per caso. Mario vuol dribblare con la sua X6 il traffico della tangenziale est. È così che si ritrova spettatore di un'aggressione. Un gruppo di ragazzi gli tira le banane e li mette in fuga. Poi si rivolge al ragazzo: "Perché -gli chiede- se tu sei bianco?". "Perché mi appendo agli alberi"