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Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2010 alle ore 22:43.
«E' stato affermato che la mafia al nord interloquisce con la Lega. E' un'affermazione ingiusta e offensiva per i tanti che come me contrastano da sempre ogni forma di illegalità». Parola del ministro dell'Interno Roberto Maroni. Il ministro, che aveva reclamato uno spazio nel programma di Rai 3 "Vieni via con me", ha così replicato a quanto affermato nella puntata precedente dallo scrittore Roberto Saviano sulla 'ndrangheta che al Nord «interloquisce con la Lega». Per Maroni tali affermazioni sono «soprattutto smentite dalle recenti operazioni fatte in Lombardia contro la 'ndrangheta: "Cerberus, Parco Sud, Infinito, Crimine", che hanno portato al coinvolgimento e persino all'arresto di esponenti politici di altri partiti ma non della Lega. Mi chiedo allora perché indicare proprio e solo la Lega». «Cattura di superlatitanti, aggressione ai patrimoni della criminalità organizzata: ecco come si combattono le mafie», ha poi detto il ministro dell'Interno che ha anche ringraziato le forze di polizia «che hanno agito senza sosta» contro le mafie e ha citato i successi nell'arresto dei grandi latitanti: «Ne mancano - ha detto - solo due: Matteo Messina Denaro e Michele Zagaria».
Il programma, intanto, ha segnato un nuovo picco di ascolti per Raitre: la terza puntata ha registrato ieri sera 9 milioni 600 mila telespettatori pari al 31.60% di share, superando così gli ottimi dati della seconda puntata, che aveva registrato 9.031.000 spettatori e il 30,21% di share. Ascolti in continuo aumento, dunque, visto che la puntata d'esordio con Benigni, l'8 novembre, era stata seguita da 7 milioni 600 mila ascoltatori, con il 25,48% di share.
«Siamo molto felici di tutta questa attenzione - ha dichiarato Fabio Fazio - e per ringraziare il pubblico che ci ha seguito con grande entusiasmo, abbiamo chiesto alla Rete, che ha accolto favorevolmente la proposta, di andare in onda, con l'ultima puntata, eccezionalmente fino a mezzanotte. Sarà il modo per salutare, al meglio, tutte le persone che ci hanno seguito fino ad oggi».
In avvio della terza puntata del programma, Fazio ha auspicato «che nessun giornale faccia mai più una raccolta di firme contro Roberto Saviano, che non è un partito. Roberto Saviano è molto di più, è una persona...». L'elenco di auspici del conduttore comprende anche altri temi: che «non si sia costretti a chiedere la ricevuta fiscale, perché te l'hanno già data»; che chi paga le tasse «non sia considerato un fesso», mentre invece far sì che chi non le paga «sia considerato un ladro»; che «i finanziamenti pubblici vadano alla scuola pubblica»; che «quando in un ristorante chiedo la frutta non mi rispondano ogni volta abbiamo l'ananas»; che «gli importatori di ananas non si offendano e adesso chiedano diritto di replica, perché...». E ancora: «che non si applauda più ai funerali»; che «Balotelli possa giocare a pallone senza che 100 razzisti gli rompano le balle»; che «si possa aprire un giornale senza sapere già quello che c'è scritto; che «non si dica mai più «scendere in campo ma servire il Paese»; che «salire nei sondaggi sia meno importante che dire una cosa giusta, e che si dica una cosa giusta anche se non fa salire nei sondaggi».