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Questo articolo è stato pubblicato il 22 novembre 2010 alle ore 16:55.
Benedetto XVI non esclude la possibilità di dimettersi se una malattia non gli permettesse più di guidare la Chiesa. Se un Papa si rende conto che "non è più in grado fisicamente, psicologicamente e spiritualmente, di assolvere i doveri del suo ufficio, allora ha il diritto e, in talune circostanze, anche l'obbligo di dimettersi". Papa Ratzinger parla dell'ipotesi dimissioni nel libro-intervista "Luce del mondo" del giornalista tedesco Peter Seewald, dal 23 novembre in libreria. Le anticipazioni sulle dimissioni, dopo le aperture sull'uso del preservativo, aumentano l'attesa per la pubblicazione. Il libro promette di essere un best-seller mondiale, a giudicare dalla risonanza data dalla stampa estera alle affermazioni del Papa, soprattutto in materia di condom.
Nel libro, Benedetto XVI riconosce di sentire il peso dei suoi 83 anni: "Le mie forze stanno diminuendo", ammette. Ma aggiunge che pur essendo il ministero di Papa "ai limiti dell'umanamente possibile a quell'età", "grazie a Dio" può contare su "validi collaboratori".
Le dimissioni del Papa erano state contemplate, come ipotesi teorica, anche da Paolo VI e Giovanni Paolo II. Papa Ratzinger ne parla pubblicamente e con chiarezza, ma non intende metterla in pratica, almeno non per il momento. "Quando il pericolo è grande - precisa - non si deve scappare via". "Per questa ragione, ora certamente non è il tempo di dimettersi. Proprio in un tempo come questo si deve tenere duro e sopportare la difficile situazione". E prosegue: "Ci si può dimettere in un momento di pace o quando semplicemente non si può più andare avanti. Ma non si deve scappare dai pericoli e neanche dire che qualcun altro dovrebbe farlo".
Questi passaggi sono stati anticipati dalla Reuters proprio mentre faceva il giro del mondo l'intervista del Dalai Lama, che alla tv indiana Cnn-Ibn ha dichiarato che tra sei mesi potrebbe andare in pensione, anche se una decisione definitiva non è ancora stata presa.
Poche ore prima, la stampa internazionale sottolineava come, con la nomina di 24 cardinali, Papa Ratzinger abbia preparato il terreno per la sua successione. "Benedetto XVI dispone il quadro della sua successione" titola Le Monde. Un lancio dell'Ap, ripreso dai siti del Chicago Tribune e altri media Usa, osserva che il Papa ha portato prelati "in gran parte italiani" nel club d'élite che un giorno eleggerà il suo successore.