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Questo articolo è stato pubblicato il 23 novembre 2010 alle ore 17:02.
Governo sotto due volte alla Camera sulla ratifica delle modifiche al trattato Ue
Carfagna non demorde e aspetta al varco Berlusconi. Scambio di baci tra Mussolini e Cosentino
Nel giorno del nuovo stop parlamentare per la maggioranza, il premier Silvio Berlusconi prova a distogliere l'attenzione dagli ultimi scivoloni annunciando il varo a breve del piano per il Sud che sarà approvato nel prossimo Consiglio dei ministri. Lo fa con una nota che serve però al Cavaliere anche per strigliare i suoi e per correggere l'immagine di un partito dilaniato e in continua fibrillazione. Non fa nomi Berlusconi, non cita Mara Carfagna, che ha annunciato il suo addio al governo e al partito, ma è chiaro anche il riferimento al caso del ministro delle Pari opportunità. Il premier, però, sta anche pensando a come rilanciare l'azione del partito e del governo: per questo, secondo quanto risulta al Sole24ore.com, è in programma una grande mobilitazione nazionale per l'11 dicembre (lo stesso giorno scelto da Bersani per la manifestazione del Pd). Gazebo nelle piazze, raccolta firme e assemblee aperte ai cittadini con i parlamentari e i consiglieri eletti nelle diverse Regioni chiamati a illustrare l'operato del governo e del Pdl.
Per sistemare i guai in casa, Berlusconi rispolvera la strategia del "ghe pensi mì". Il premier è consapevole infatti che solo un suo intervento potrà mettere fine alle polemiche innescate dalle preannunciate dimissioni del ministro. «Per quanto le questioni all'interno del Popolo della libertà - spiega il Cavaliere nella nota - conto di affrontare quanto prima le questioni con la consueta disponibilità a prendere in considerazione le varie opinioni». Dunque il premier lascia intendere che vedrà anche la sua pupilla. Che intanto oggi ha incontrato al ministero il sottosegretario Gianfranco Miccichè, leader di Forza del Sud. Un messaggio nemmeno troppo velato al presidente del Consiglio. Che, però, non vuole colpi di testa da parte dei suoi prima del passaggio cruciale del 14 dicembre. «Nel frattempo - sottolinea ancora Berlusconi - invito tutti al senso di responsabilità, alla sobrietà, al rispetto dei nostri militanti e dei nostri elettori che non approvano certo personalismi ed esibizionismi».