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Questo articolo è stato pubblicato il 29 novembre 2010 alle ore 16:14.
È stato raggiunto un accordo tra governo e presidenti delle Regioni per smaltire 600 tonnellate di rifiuti al giorno per 3 mesi nelle Regioni italiane. «Ci sarà un tavolo tecnico nelle prossime ore per verificare lecondizioni e le quantità che ogni Regione potrà smaltire», hanno detto il ministro per i Rapporti con le Regioni Raffaele Fitto e il presidente della Conferenza delle Regioni, Vasco Errani. Poco dopo, in serata, il governatore del Veneto, Luca Zaia, ha ribadito l'indisponibilità ad accogliere la spazzatura della Campania.
Nel pomeriggio il governatore della Puglia, Nichi Vendola, aveva invece ribadito di potere accogliere in Puglia tutti i rifiuti di Napoli. «Il sistema Paese - ha detto Vendola - non può non reagire mettendo da parte le contese politiche con una capacità di grande solidarietà e per quel che mi riguarda ho detto che se tutte le regioni fossero in disaccordo io sono disponibile a prendermi per intero i rifiuti di Napoli». Vendola ha così confermato l'annuncio fatto venerdì in tv alle Invasioni Barbariche di Daria Bignardi.Per l'amministratore pugliese e leader di Sinistra ecologia e libertà c'è «un dato che ha cambiato completamente la natura dei problemi: e cioè il rischio dell'emergenza sanitaria. Bambini che vengono portati in ospedale con le crisi respiratorie non possono essere sottovalutati». Plaude il sindaco di Napoli, Rosa Russo Iervolino per il «senso istituzionale e la totale solidarietà fra i territori cosi come vuole la nostra Costituzione».
Anche il Molise si era offerto di aiutare la Campania accogliendo una parte dei rifiuti, come ha detto nel pomeriggio il presidente della Regione, Michele Iorio. Secondo il governatore del Molise bisogna «farsi carico di questo problema per restituire una giusta immagine al Paese: non possiamo dire di no». In media - ha spiegato Iorio - si tratta di accogliere due camion di rifiuti al giorno per ogni regione per circa tre mesi.
L'ex presidente della regione Campania Antonio Bassolino ha chiesto al governo di individuare siti alternativi. «Il governo - ha detto Bassolino - ha chiuso tre discariche in Campania senza individuare siti alternativi. Ora però bisogna trovarle ed aprirle, perchè altrimenti ci sarà tra qualche mese una nuova crisi dei rifiuti».