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Per gli avvocati da gennaio gli avvisi degli atti giudiziari viaggiamo via e-mail o sms

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Questo articolo è stato pubblicato il 06 dicembre 2010 alle ore 16:18.

Da gennaio gli avvocati riceveranno gratuitamente per mail o per sms l'avviso che gli atti giudiziari ai quali sono interessati (decreto, ordinanza o sentenza) sono stati depositati in cancelleria.

È la principale novità prevista dall'attivazione della piattaforma Vivifacile (www.vivifacile.gov.it) anche al settore giustizia, dopo i servizi già rivolti alla scuola e agli automobilisti. L'iniziativa, presentata a Palazzo Chigi dai ministri della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, e della Giustizia, Angelino Alfano, partirà all'inizio del 2011 con tutti i procedimenti civili di contenzioso, volontaria giurisdizione, esecuzioni civili e giudici di pace. Il servizio sarà esteso poi anche al penale e potranno accedervi gli stessi cittadini per ottenere, ad esempio, un certificato per uso privato anche rivolgendosi a uffici diversi e più vicini rispetto (si chiameranno sportelli Pass ed erogheranno certificati provenienti da diverse tipologie di uffici del Ministero di Giustizia, i Tribunali, il Casellario Giudiziale, le Procure e da uffici dislocati ovunque sul territorio nazionale). «Tutto ciò - ha sottolineato il Guardasigilli Alfano - non implica alcun intervento legislativo e soprattutto avverrà a costo zero, senza un euro in più di investimento». Anzi, ha aggiunto Brunetta, «i risparmi saranno straordinari, soprattutto per quanto riguarda l'impiego della carta e di risorse umane».

Per attivare il servizio il Consiglio nazionale forense dovrà fornire alle cancellerie gli elenchi degli avvocati aggiornati con tutti i contatti e numeri utili. L'avvocato dovrà inoltre inserire, al momento dell'apertura del fascicolo, la richiesta di notifica degli atti attraverso sms o posta elettronica certificata. «La piattaforma è già pronta - hanno sottolineato Alfano e Brunetta -, e le cancellerie dei tribunali non dovranno far altro che collegarsi».

Nel ribadire che tutto ciò avverrà senza alcun investimento aggiuntivo e senza far ricorso ad un intervento legislativo ad hoc («stiamo raccogliendo i frutti di quanto predisposto nel 2008»), il guardasigilli ha calcolato che grazie al servizio "vivifacile-giustizia" si risparmierà circa un 10% di risorse umane. «Attualmente, su 40mila dipendenti sono circa 5mila, pari appunto al 10%, quelli predisposti a compiere circa 28mila notifiche l'anno. Queste energie e capacità di lavoro - ha concluso Alfano - saranno ora impiegate in modo diverso».

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Il ministro ha poi ricordato i risparmi messi a segno dal maggio del 2008 a oggi, con il potenziamento e la digitalizzazione degli uffici giudiziari. «Nel 2010 – ha detto – è cresciuto del 70% il numero degli avvocati abilitati al processo telematico. Inoltre, se nel maggio 2008 i punti di accesso telematico erano 1 su 165 tribunali, a giugno di quest'anno sono passati a 155 su 165. Se un anno e mezzo fa – ha aggiunto – i registri informatici erano presenti solo in un distretto di Corte di appello su 26, nel 2010 sono passati a 12 su 26». Nello stesso periodo, i registri via web sono passati da 10 a 46 su 165 tribunali, mentre le esecuzioni da 12 a 21 su un totale di 26 distretti. «Grazie ai depositi telematici, poi, - ha detto ancora Alfano – abbiamo avuto un 30-40% di risparmi per quanto riguarda tempi di lavoro, addetti di tribunale e utilizzo di stampanti e carta». Le comunicazioni di cancelleria sono passate da 21mila a 100mila nel 2010, e i depositi telematici da 1.300 a 5mila. «Abbiamo fatto tutto? No, ma abbiamo fatto il massimo - ha sottolineato Alfano nel corso della conferenza stampa - Abbiamo finito? No, ma siamo arrivati a un incremento dell'organizzazione che non ha precedenti. Se continuiamo così - ha concluso - nei prossimi due anni e mezzo centreremo un grande risultato». (D.Col.)

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