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Questo articolo è stato pubblicato il 06 dicembre 2010 alle ore 12:27.
Nella vicenda WikiLeaks, gli avvocati che assistono il fondatore del sito Julian Assange condividono la sua stessa visione. Oltre a essere responsabili dello sviluppo di una strategia legale con molti risvolti penali, si devono occupare di denunciare gli attacchi informatici al sito e di pubblicare tutti i ricorsi e le lettere redatte su Wikileaks.
E sono pedinati e spiati dai servizi di sicurezza americani. Come hanno dichiarato al quotidiano inglese The Guardian Jennifer Robinson e Mark Stephens, i professionisti dello studio legale inglese Finers Stephens Innocent, che si stanno occupando delle numerose ricadute legali della pubblicazione dei documenti portata avanti nelle scorse settimane da Wikileaks. «Abbiamo notato alcune persone che leggevano il giornale nelle loro automobili e abbiamo ricevuto altre pressioni da Washington», hanno affermato i due avvocati.
Finers Stephenson Innocent è una law firm inglese un po' particolare. Specializzata in diritto commerciale, non assiste solo società e multinazionali, ma anche istituzioni pubbliche e organizzazioni non governative e individui con patrimoni o trust da gestire. Originale è anche il modo in cui si prensenta ai potenziali clienti. Dal sito è infatti possibile contattare direttamente le segretarie degli avvocati e vedere le loro foro e i professionisti hanno una pagina con foto integrale e giudizi dati dai clienti e dalle directory legali.
Come quella di Mark Stephens, socio dello studio specializzato in diritto dei media, un ambito in cui ha seguito la Cnn, Espress Newspapers, Fashion TV Russia, ma anche lo scrittore Salman Rushdie. Robinson è invece specializzata in diritto della proprietà intellettuale ed è abilitata alla professione anche in Australia, il Paese di origine di Assange.
In Svezia invece, dove è ricercato per stupro, violenza sessuale e aggressioni, il fondatore di Wikileaks è seguito dall'avvocato locale Hurting Björn, che si è occupato del ricorso contro il mandato di arresto nei confronti di Assange. L'avvocato si occupa degli aspetti penali del caso e lavora in stretta collaborazione con i colleghi inglesi.
Anche se, per il momento, è rimasto in un cono d'ombra mentre Stephenson e Robinson sono entrati nel campo di battaglia mediatico soprattutto in seguito alle denunce di pedinamento pubblicate dalla stampa inglese.