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Questo articolo è stato pubblicato il 07 dicembre 2010 alle ore 12:43.
Il governo australiano, accusa gli Stati Uniti di essere responsabili della fuga di notizie di Wikileaks, e non «il signor Assange». I responsabili «sono gli Stati Uniti», ha dichiarato il ministro degli Esteri, Kevin Rudd. L'ambasciata australiana nel Regno Unito si è già messa in contatto con Assange, comparso martedì dinanzi al giudice che dovrà decidere sul mandato di estradizione inviato dalla Svezia per le denunce di molestie sessuali. Rudd ha spiegato che l'assistenza consolare assicurata sarà «come per qualsiasi altro cittadino australiano». Daniel Assange, figlio ventenne del fondatore di WikiLeaks, ha chiesto per suo padre un trattamento equo e «apolitico», con la speranza che il suo arresto non sia che una «tappa verso l'estradizione negli Stati Uniti».
LONDRA. Nessuna cauzione, nessun compromesso. I giudici inglesi in queste prime battute del processo per l'estradizione in Svezia di Julian Assange scelgono la linea dura e confermano l'arresto del fondatore di Wikileaks. La prossima puntata dello psicodramma sulle presunte violenze sessuali di Assange andrà in scena davanti alla corte di Westminster il 14 dicembre. Fino ad allora il controverso hacker australiano responsabile del più clamoroso leak di documenti dell'amminstarzione americana coperti dal segreto, resterà in stato di detenzione.
Non è bastata la mobilitazione di celebrità come Jemima Khan Godsmith e del regista Ken Loach pronti a staccare assegni fino a 20mila sterline a testa per aiutare la scarcerazione di Assange, nè la spinta della rete mobilitata in grande stile o quella di decine di giiornalisti schierati davanti all'aula, per convincere la corte. Le accuse di violenza carnale mosse dai giudici svedesi in seguito alla denuncia di due giovani donne che è all'origine della richiesta di estradizione dovono essere vagkiatre con atenzione dalla corte britanica. Poi, solo poi, sarà decisa la sorte del detenuto Assange. Il trentanovenne australiano fondatore di Wikileakes è indagato per violenza carnale, molestie e abusi compiuti ai danni di due donne, a Stoccolma.