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Questo articolo è stato pubblicato il 08 dicembre 2010 alle ore 08:08.
«La nostra cultura e i nostri genitori non vogliono lasciarci nessuna possibilità di scelta, vogliono per noi usi e costumi lontani da quello che noi viviamo come giovani e come donne nel nostro contesto italiano. La mia doppia vita e identità è frustrante. Mi sento schizofrenica, ogni scelta che farei avrebbe un prezzo sempre troppo caro. E allora sto lì sul filo, tra il vivere e il fingere». È Loubna a confidarsi sul blog Zmagria, che si occupa di immigrazione all'interno del Sole24ore.com.
La sua è la denuncia di un problema che cresce, quello delle ragazze musulmane di seconda generazione in Italia che vivono nell'incubo di non poter fare delle scelte, di abbracciare nuovi usi e costumi lontani da quelli voluti dai genitori. È quello che c'è dietro i casi di cronaca di Hina Saleem, Sanaa, Ruby. Storie accomunate da una difficile normalità. Storie estreme, che rivelano un fenomeno sotto traccia ma in aumento: ragazze che possiamo incontrare per strada sotto il velo o un jeans a vita bassa, che scappano o vogliono scappare di casa, dal conflitto generazionale tra loro e i genitori. Un conflitto dentro casa difficile da vedere. Loro cercano un'altra libertà. La chiamano integrazione.
A questo fenomeno è dedicato il primo reportage di Zmagria (oggi su ilsole24ore.com), che si trasforma anche in video blog dando un volto alle parole. Il volto della nostra Italia che cambia. Incontri e conflitti di persone, linguaggi, abitudini. Identità che si trasformano e creano un'altra scommessa sul nostro futuro. Noi e loro, si tradurrà con gli altri noi. È monitorando quest'Italia sotto traccia che possiamo vedere cosa ci aspetta. Si inizia con il primo reportage; "Quella normalità che non ci è consentita" è la storia di due sorelle, Susanna e Sabrine, di origine giordana, cresciute in Italia, che nell'adolescenza fanno due scelte opposte. Susanna scappa di casa alla ricerca della libertà, e taglia ogni legame con il passato e con le sue origini. È il suo andare avanti e aprirsi al mondo. Sabrine dopo che la sorella scappa di casa causando una ferita forte famigliare decide che deve dare anche lei una svolta alla sua identità, ritorna alle origini e indossa il velo, si avvicina in modo ortodosso all'Islam, rifugiandosi e trovando la sua libertà, il suo orgoglio e la sua forza negli usi e costumi dei genitori conquistando la loro fiducia.