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Questo articolo è stato pubblicato il 08 dicembre 2010 alle ore 17:41.
«Lost, telefilm cult mondiale, è stato un flop sul Bosforo con appena il 2,5% di share, per non parlare di "Criminal minds" che in Italia ottiene un ottimo 11% di share e qui in Turchia ha raccolto appena uno scarso 3%», dice Pietro Vicari Chief operating Officier di Fox tv del gruppo Murdoch in Turchia. Il mercato televisivo "free" in Turchia è terribilmente competitivo e di qualità: ci sono ben 24 stazioni tv che trasmettono in chiaro e a livello nazionale ottimi programmi di intrattenimento e notiziari rispetto alle sette in Italia.
Gli sceneggiati turchi, l'antesignano e più famoso è "Noor", la soap opera islamica "emancipata", sono esportati in tutto il Medio Oriente con un successo straordinario di pubblico e di critica. Un ritorno di pubblico così impetuoso che due anni or sono ha provocato addirittura le ire del Gran Muftì dell'Arabia Saudita che ha lanciato una fatwa contro le telenovele turche «criminali» e «devianti», romanzi che raccontano a puntate le storia di amore ed emancipazione femminile in un contesto islamico-secolarizzato.
Sei ore libe di programmi turchi ideati da sceneggiatori locali
Così Fox Tv è dovuta correre a ripari e trasmettere ben sei ore "live" di programmi turchi ideati da sceneggiatori locali per il pubblico del Bosforo con un taglio di buona fattura. Viste le esigenze del mercato locale Fox ha deciso così di puntare su trasmissioni "autoctone" come "fiori d'arancio" che in turco si traduce con "Chiaro come l'acqua", una trasmissione che aiuta a trovare l'anima gemella. Un appuntamento diventato subito un cult tra i telespettatori locali visto che il 48% della popolazione sul Bosforo secondo le statistiche ufficiali ha meno di 28 anni. Un successo al punto che ora ci sono già i "figli" delle coppie incontratesi nel corso delle puntate della trasmissione tv.
Cambio di strategia a 360 gradi
Con questo cambio di strategia a 360 gradi (poco import di prodotti globali e più produzione locale e di qualità) Fox tv ha scalato le classifiche di ascolto raggiungendo in poco tempo ma a prezzo di sforzi notevoli un ottimo terzo posto con il 9% dello share complessivo del mercato televisivo in chiaro, subito Canal D del gruppo Dogan, il maggior editore del paese, con 16% di share, ATV con il 12%, e prima di Show tv all'8% e Star tv (ancora di Dogan group) all'8%.