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Questo articolo è stato pubblicato il 11 dicembre 2010 alle ore 08:05.
È in dirittura d'arrivo il nuovo elenco clienti-fornitori reintrodotto con la manovra triennale di questa estate. L'agenzia delle Entrate, infatti, potrebbe licenziare la prossima settimana il provvedimento attuativo con cui il direttore Attilio Befera dovrà indicare modalità, criteri e termini per la comunicazione telematica delle operazioni rilevanti ai fini Iva di importo non inferiore a 3.000 euro.
La prima novità di rilievo potrebbe riguardare proprio il limite degli importi delle operazioni da segnalare al fisco. Con una netta distinzione tra quelle del 2010 e quelle che dovranno essere effettuate dal prossimo 1° gennaio. Per l'anno che si sta chiudendo si starebbe valutando un importo delle operazioni rilevanti di gran lunga superiore a quello dei 3.000 euro previsto dall'articolo 21 del decreto legge 78 di questa estate. Ma su questo l'ultima parola spetta all'agenzia e ci sarà da tener conto del gettito atteso con l'applicazione dell'obbligo di comunicazione e dalla possibilità di variare il limite fissato dalla legge con un decreto direttoriale.
Per le operazioni da inviare a partire dal 1° gennaio 2011 si studia invece di uniformare il limite dei 3.000 euro a quello previsto per gli scontrini fiscali, attualmente fissato in 3.500 euro.
Per accogliere le richieste più volte formulate dalle categorie professionali e dalle associazioni degli autonomi il nuovo elenco-clienti fornitori dovrebbe nascere sotto la stella della semplificazione. All'amministrazione finanziaria sembrano poter bastare pochi ma essenziali dati da ricevere esclusivamente in via telematica: data dell'operazione, partita Iva e importo per le attività messe in essere tra imprese; codice fiscale e spesa sostenuta, nel caso di attività che coinvolgono imprese e consumatori finali. Il tutto, poi, avverà con un invio cumulativo e non per ogni singola operazione, come già anticipato dal Sole 24 Ore del 18 novembre scorso.
Il provvedimento dell'agenzia delle Entrate di prossima emanazione disciplinerà in modo separato le operazioni con i clienti e fornitori per le imprese e che gli operatori definiscono «business to business» (B2B), e le cessioni di beni e le prestazioni di servizi effettuate nei confronti dei consumatori privati «business to consumer» (B2C).