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Economia Politica economica

L'Ue rassicura l'Italia: non serve una nuova manovra. All'asta BoT domanda ok e annuali sopra il 2%

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Questo articolo è stato pubblicato il 10 dicembre 2010 alle ore 11:45.

«È stato appena approvato il Bilancio per il 2011, che è compatibile con gli obiettivi fiscali per l'anno prossimo e il criterio del disavanzo del 3% del Pil nel 2012: secondo noi non si renderanno necessari nuovi interventi, ma al tempo stesso sarà necessario un monitoraggio rigoroso su spesa ed entrate affinché gli obiettivi fiscali siano raggiunti». Lo ha detto il commissario europeo agli Affari economici Olli Rehn in audizione alla Camera. In sostanza, quindi, «non c'è necessità di interventi aggiuntivi, tranne che si verifichino grosse deviazioni dalle previsioni di crescita e di entrata».

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Asta BoT: buona domanda, su i rendimenti
Buona domanda e rendimento in deciso rialzo per i BoT annuali assegnati oggi in asta dal Tesoro. Buoni a 12 mesi, offerti per 4 miliardi di euro, hanno raccolto richieste per oltre 8 miliardi. Sale il rendimento, che si attesta al 2,014% lordo, e ritorna oltre la soglia del 2% per la prima volta da 2 anni a questa parte.

L'Italia cresce più del previsto
Il Pil (Prodotto italiano lordo) italiano è cresciuto, nel terzo trimestre dell'anno, meglio delle attese. L'Istat ha, infatti, rivisto leggermente al rialzo la stima diffusa a novembre. Il prodotto interno è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente (+0,2% la prima stima) e dell'1,1% rispetto al terzo trimestre 2009 (+1% la stima). La crescita acquisita per il 2010 resta invece pari all'1%. Il governo prevede una crescita per tutto il 2010 dell'1,2 per cento. Quanto al 2011, il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi ha indicato che il Pil italiano crescerà al di sotto della media dell'Unione europea.

La spesa delle famiglie
Nel dettaglio, rileva l'Istituto italiano di statistiche, la spesa delle famiglie sul territorio nazionale ha registrato un aumento tendenziale dello 0,5%; in particolare sono aumentati dello 0,6% gli acquisti di servizi, dello 0,5% i consumi di beni non durevoli mentre i consumi di beni durevoli sono calati del 4,7%. Gli investimenti fissi lordi hanno segnato un +5% con aumenti del 14% per i macchinari e del 2,5% per i mezzi di trasporto mentre si è registrata una flessione 0,7% per gli investimenti in costruzione.

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L'andamento per settori
Per quanto riguarda i diversi settori si rilevano andamenti congiunturali positivi del valore aggiunto per l'industria in senso stretto (+0,8%), per le costruzioni (+0,4%), per il settore del credito (+0,3%) e per quello che raggruppa le attività del commercio, alberghi pubblici esercizi, trasporti e comunicazioni (+0,2%). Cali congiunturali invece per agricoltura (-1,2%) e per gli altri servizi (-0,2%). In termini tendenziali il valore aggiunto dei servizi è aumentato dello 0,7%, quello dell'industria del 4,3% mentre hanno registrato andamenti negativi l'agricoltura (-0,8%) e le costruzioni (-0,7%).

Bilancio commerciale
In termini congiunturali - rileva sempre l'Istat - le importazioni di beni e servizi sono cresciuti del 4,7% mentre dal lato della domanda le esportazioni sono aumentate del 2,8%, gli investimenti fissi lordi dello 0,9%, i consumi finali nazionali dello 0,2%. Nell'ambito dei consumi finali la spesa delle famiglie residenti è aumentata dello 0,3%, quella della P.a. e delle istituzioni private è calata dello 0,2 per cento. In termini tendenziali le esportazioni sono aumentate dell'8,7%, le importazioni dell'11,3%. La spesa delle famiglie residenti è aumentata dello 0,5% quella della P.a. e delle istituzioni private è diminuita dello 0,5 per cento.

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