House Ad
House Ad
 

Notizie Italia

Berlusconi incassa la fiducia al Senato e alla Camera, tensioni e defezioni nel partito di Fini

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 14 dicembre 2010 alle ore 11:09.

Il governo passa alla Camera e al Senato. Il partito di Fini si astiene al senato e si divide (due voti a favore del governo e Moffa che vota la sfiducia ma chiede le dimissioni del capogruppo Italo Bocchino) alla Camera.

DIRETTA VIDEO / Il voto di fiducia al senato

DIRETTA VIDEO / Il voto di fiducia alla camera

Chi è Silvano Moffa, il finiano che media (di Sara Bianchi)

Chi sono i tre transfughi che ora (forse) tifano Berlusconi

Alla Camera come a Wall Street (di Lina Palmerini)

L'instabilità peggior nemico dei mercati(analisi di Dino Pesole)

Il Punto (video) di Stefano Folli: Falliscono le trattative dell'ultim'ora

Leggi i testi degli interventi

Berlusconi incassa la fiducia al Senato, con 162 voti favorevoli, 135 no, 11 astenuti. I senatori presenti sono stati 309, la maggioranza era di 155, i votanti sono stati 308. A favore del governo Berlusconi hanno votato Pdl e Lega Nord. I no sono arrivati da Pd, Idv , Udc, Mpa e Api. I dieci senatori di Fli si sono invece astenuti, come annunciato in sede di dichiarazione di voto dal capogruppo al Senato, Pasquale Viespoli. Ora, ha detto Viespoli, «Berlusconi si dimetta ed eviti la conta alla Camera», visto che in caso di sfiducia a Montecitorio, i finiani saranno disponibili solo a un nuovo governo di centrodestra, senza fare ribaltoni. Ma con un premier diverso da Silvio Berlusconi». L'undicesimo astenuto è stato Enrico Musso, ex senatore Pdl ora al gruppo misto.

Voto favorevole da parte del Pdl. Per il capogruppo azzurro, Maurizio Gasparri «la strada per rafforzare il governo non è certo quella delle lacerazioni». Secondo Gasparri «chi ha presentato le mozioni di sfiducia sa solo dire dei no» e fa proposte «ispirate alla ritualità della vecchia politica, delle quali l'Italia non ne può più». «Abbiamo comunque apprezzato - ha aggiunto - l'astensione di Fli e colto questo segnale positivo».

Voto contrario dal Pd. Per Anna Finocchiaro l'unica alternativa in caso di crisi è «un governo di responsabilità nazionale». «Ma se si andrà a votare - ha aggiunto - noi siamo pronti». Disco rosso anche da parte di due dei tre senatori del Mpa. La loro decisione è stata motivata così da Giovanni Pistorio: «Berlusconi ha tradito gli elettori meridionali sottraendo le risorse Fas». Il terzo senatore Mpa, Sebastiano Burgaretta, ha votato la fiducia al governo Berlusconi.

L’articolo continua sotto

Tags Correlati: Camera dei deputati | Federico Bricolo | Francesco Rutelli | Italo Bocchino | Lega | Levi Montalcini | Montecitorio | Partiti politici | Pd | Pier Ferdinando Casini | Senato | Silvio Berlusconi | Sindaco di Roma | Union Valdotaine | Wall Street

 

Semaforo rosso anche dall'Udc. Che attraverso il capogruppo al Senato, Giampiero D'Alia, ha spiegato il voto contrario «perché questo Governo è frutto di una politica che ha espulso i moderati dalle decisioni, affidandole alle forze più estreme». Il partito di Pier Ferdinando Casini ha chiesto quindi al premier «le dimissioni» e la creazione di un «governo di responsabilità che promette solo quello che può mantenere».

Scontato invece il voto di fiducia della Lega Nord. Il capogruppo del Carroccio a palazzo Madama, Federico Bricolo ha sottolineato come «la Lega voglia continuare a governare ma non arrivare a fine legislatura e basta. Vuole arrivarci cambiando il paese con le riforme». E rivolto agli esponenti di Fli ha aggiunto: «Le critiche costruttive vanno bene, ma se svolte all'interno della maggioranza hanno senso positivo, farle da fuori significa tradire il voto degli elettori».

Voto contrario al governo da parte dell'Api. Francesco Rutelli ha ricordato come il voto di oggi abbia comunque chiuso «una stagione politica iniziata 17 anni fa quando il premier scese in campo appoggiando Gianfranco Fini nella corsa alla poltrona di sindaco di Roma, poi andata al sottoscritto». Disco rosso anche da parte dell'Idv, che per bocca del capogruppo a palazzo Madama, Felice Belisario ha accusato il premier di essere «il mandante politico della più grossa compravendita di parlamentari. I cambi di casacca sono deprecabili e condannabili sempre e oggi sono favoriti dal suo entourage solo per fornirle qualche voto in più per sopravvivere a sé stesso». Belisario ha quindi invitato il premier «ad andare al Quirinale e dimettersi», prima del voto alla Camera.

Non hanno partecipato al voto di fiducia al Senato i tre senatori della Svp. La senatrice Helga Thaler Ausserhofer è stata molto critica con Fini: «È irresponsabile avere determinato la crisi. È doveroso distinguere i ruoli istituzionali investiti dai protagonisti con i ruoli politici».

Tutti assenti i sei senatori a vita per la fiducia al Governo Berlusconi. Andreotti, Ciampi, Colombo, Levi Montalcini, Pininfarina e Scalfaro non hanno quindi votato. Non hanno votato neanche il presidente del Senato, Renato Schifani e il senatore siciliano del Pdl Galioto, assente. Oltre a Burgaretta, dell'Mpa, hanno invece votato la fiducia i senatori Fosson (Union Valdotaine), Villari (Misto) e Cuffaro (ex Udc).

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da