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Questo articolo è stato pubblicato il 16 dicembre 2010 alle ore 17:25.
Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, protesta contro la scarcerazione di 22 dei 23 fermati durante gli scontri di martedì nel centro storico della capitale. «Sono costretto a protestare a nome della città di Roma contro le decisioni assunte dalle sezioni II e V del tribunale di Roma di rimettere in libertà in attesa di giudizio quasi tutti gli imputati degli incidenti di martedì scorso. C'é una profonda sensazione di ingiustizia di fronte a queste decisioni perché i danni provocati alla città e la gravità degli scontri richiedono ben altra fermezza nel giudizio della magistratura sui presunti responsabili di questi reati».
Le ultime undici scarcerazioni. La X e la IV sezione penale hanno confermato gli arresti rimettendo in libertà senza misure restrittive Michele Borromeo, Martino Reviglio Della Veneria e Anna Chiara Mezzani (per loro il processo è stato fissato al 17 febbraio). Liberi anche Sacha Montanini, Angelo De Matteis, Nicola Corsini, Gerardo Moresella, Federico Serra, Andrea Donato, Alice Niffoi e Riccardo Li Calzi. La difesa di quest'ultimo ha mostrato un video che riprende le fasi dell'arresto. Per questi ultimi, accusati, a vario titolo, oltre che di resistenza aggravata anche di lesioni, il processo è stato fissato al 15 febbraio. Nel provvedimento, il giudice della IV sezione scrive che «appare necessario approfondire» il quadro delle accuse nei confronti dei fermati.
Altri cinque fermati tornati liberi nel pomeriggio. Già nel pomeriggio la I sezione penale del tribunale capitolino ha confermato gli arresti stabilendo l'obbligo di firma per Matteo Sordini e Alessandro Zeruoli. Mentre non ha stabilito alcuna misura nei confronti di Michele Lucani, Matteo Angius e Leo Fantoni. I fermati sono accusati, a seconda delle posizioni, di resistenza aggravata e danneggiamento aggravato. Per loro il processo è stato fissato per il 13 giugno prossimo.
Sei in libertà e uno agli arresti domiciliari. Gli altri verdetti erano stati presi sempre oggi dai collegi della V e II sezione penale del Tribunale capitolino. I magistrati romani hanno confermato gli arresti disponendo i domiciliari per Mario Miliucci (secondo l'accusa trovato con due sassi addosso), la scarcerazione per i genovesi Dario Campagnolo, Emanuele Gatti e Fabrizio Ripoli (per loro ha stabilito il divieto di tornare Roma), libertà senza misure per il cittadino francese Charlie Plaza, così come per Edoardo Zanetti, mentre per Patrizio D'Acunzo imposto l'obbligo di firma. Il processo per loro è fissato il 23 dicembre.