House Ad
House Ad
 

Notizie Italia

Maroni: sarebbe stato più logico mantenere le misure restrittive. Polemica tra Alfano e Anm sull'ispezione

Storia dell'articolo

Chiudi

Questo articolo è stato pubblicato il 17 dicembre 2010 alle ore 12:33.

Le azioni del corteo di manifestanti che hanno messo a ferro e fuoco la capitale erano sintonizzate sull'ok alla fiducia di Montecitorio. E i giovani sono stati ostaggio dei professionisti della violenza. A dirlo in aula al Senato il ministro dell'Interno, Roberto Maroni, nel corso dell'informativa al Senato sugli incidenti avvenuti a Roma il 14 dicembre. «Le loro azioni erano sintonizzate sui lavori del Senato e della Camera e appena si é diffusa la notizia della fiducia alla Camera, alle 14.10, la Digos ha intuito che arrivati in piazza del popolo i manifestanti erano intenzionati ad arrivare alle sedi istituzionali».

La violenza di pochi nuove a moltissimi
«I giovani che protestavano sono stati presi in ostaggio da una minoranza che volevano attaccare le forze dell'ordine, una minoranza di professionisti della violenza», ha detto Maroni. «La violenza di pochi - ha spiegato il ministro - nuoce alla causa di moltissimi studenti veri che vogliono protestare contro provvedimenti che ritengono ingiusti. Il diritto a manifestare sarà sempre tutelato, ma la violenza non è ammissibile, invito quindi gli studenti ad isolare i violenti, a collaborare con le forze dell'ordine, invece di prendere i poliziotti a picconate».

Numerosi attacchi contro le forze dell'ordine
Proprio per questo, ha spiegato il ministro, sono stati«spostati reparti per fare dei blocchi in via del Corso, via del Babuino e via di Ripetta. Ed effettivamente sono arrivati a piazza del Popolo circa 5mila manifestanti. Numerosi sono stati gli attacchi violenti «contro le forze ordine utilizzando ogni tipo di oggetto di arredo urbano e pietre recuperate lungo la sede stradale». E sono iniziati gli «scontri più violenti».

Erano presenti militanti antagonisti
I manifestanti, ha spiegato il ministro, volevano «arrivare comunque a Montecitorio per assediare la Camera dei deputati ed erano pronti a reagire contro gli sbarramenti della polizia». Ha spiegato che bisogna «registrare la presenza a fianco degli studenti, dei militanti antagonisti che poco o nulla hanno a che fare con la scuola e lo studio provenienti da centri sociali autogestiti dalle principale città italiane». Questa presenza, aggiunge, «é la testimonianza che volevano inquinare con la violenza l'eccezionale mobilitazione degli studenti». Per il ministro «le scene di gratuita violenza urbana non erano degenerazioni violente di pacifici cortei a opera di uno sparuto gruppo black bloc, questi cortei» dove era presente una «maggioranza di studenti, sono stati presi in ostaggio da gruppi organizzati di violenti allo scopo di sfregiare la città, colpire i palazzi della democrazia e attaccare le forze

L’articolo continua sotto

Scontri a Roma: scarcerati 11 dei 23 arrestati. Il sindaco Alemanno, è un'ingiustizia (Foto LaPresse)

Dopo gli scontri di Roma, liberi 22 dei 23 arrestati. Il sindaco Alemanno: è un'ingiustizia

Il sindaco di Roma, Gianni Alemanno, protesta contro la scarcerazione di 22 dei 23 fermati durante

Migliaia di manifestanti in piazza, scontri nelle strade. Ferito un ex ministro

Migliaia di manifestanti in piazza, scontri nelle strade. Ferito un ex ministro

Migliaia di lavoratori e studenti greci (15mila secondo la polizia) sono scesi in piazza oggi al

La violenza in strada non è mai un diritto

Sono noti i criteri per i quali il magistrato può disporre le misure cautelari: rischi di fuga, di

Tags Correlati: Angelino Alfano | Anm | Camera dei deputati | Digos | Libere professioni | Luca Palamara | Montecitorio | Roberto Maroni | Roma | Roma (squadra) | Senato | TG3 |

 

dell'ordine».

Non condivido le scarcerazioni
Maroni ha puntato il dito sulle scarcerazioni dei giovani fermati: 22 su 23. «Questi violenti fermati e subito rilasciati - ha detto Maroni - hanno ora lo possibilità di reiterare le violenze compiute martedì scorso. Sarebbe stato più logico e giusto a mio avviso mantenere le misure restrittive almeno fino alla conclusione dell'iter di approvazione dei provvedimenti legislativi che hanno determinato le violenze di cui essi si sono resi responsabili, evitando il rischio di reiterare il reato».

La violenza va contrastata con ogni mezzo
La libertà di «esprimere il dissenso sarà sempre tutelato, ma la violenza va contrastata con ogni mezzo», ha detto il ministro. E ha invitato le componenti democratiche del movimento degli studenti a isolare i violenti e a collaborare con le forze dell'ordine per garantire il regolare svolgimento dei cortei, «invece che prendere i poliziotti a picconate».

Preoccupazioni in vista dell'approvazione della riforma dell'università
Ci sono «preoccupazioni» in vista delle manifestazioni in programma la prossima settimana quando è previsto al Senato il voto finale sulla riforma dell'università: «bisogna quindi adeguare tempestivamente l'ordine pubblico per prevenire altre occasioni di guerriglia urbana».

Polemica l'Anm sulle ispezioni decise dal Guardasigilli Alfano
«C'è un garantismo a corrente alternata che colpisce molti esponenti politici che oggi si interrogano sulle scarcerazioni: sono gli stessi che poi accusanono la magistratura di applicare la custodia cautelare con facilità nei processi che toccano il potere». Lo ha detto il presidente dell'Anm, Luca Palamara, ospite del Tg3, commentando l'iniziativa del ministro della Giustizia, Angelino Alfano, di inviare gli ispettori per verificare la correttezza delle scarcerazioni di alcuni fermati martedì scorso durante gli scontri a Roma.
Palamara ribadisce la «ferma condanna degli atti violenti» e la «solidarietà alle forze dell'ordine». Quindi punta il dito contro l'«indebita interferenza di Alfano» perché «c'è un provvedimento in corso e c'è la necessità di accertare le responsabilità nel processo penale. Si tratta di una prevaricazione sull'operato della magistratura». Il presidente dell'Anm rifiuta infine «i facili populismi: accertiamo le responsabilità di chi ha partecipato alla manifestazione e ha commesso un atto violento. Non è accettabile questa vulgata in virtù della quale si tende a contrapporre la polizia che arresta e la magistratura che scarcera».

Le spiegazioni del ministro Alfano
«Mi permetto di invitare l'Anm a non trincerarsi in un sindacalismo esasperato che porta l'Anm a difendere sempre e comunque i magistrati. Il mio dovere è quello di stare dalla parte dei cittadini, anche quando non sono togati, perchè devono sapere che quando il governo e il ministro della Giustizia percepiscono che qualcosa non funziona, fanno una verifica. Noi lo facciamo con altri magistrati che sono appunto ispettori del ministero della gisutizia». Lo ha detto il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, a Skytg24, a proposito dell'invio degli ispettori a Roma dopo le scarcerazioni dei presunti autori degli scontri avvenuti martedì scorso nella Capitale.

Shopping24

Da non perdere

L'esempio di Baffi e Sarcinelli in tempi «amari»

«Caro direttore, ho letto (casualmente di fila) i suoi ultimi tre memorandum domenicali. Da

L'Europa federale conviene a tutti

Ho partecipato la scorsa settimana a Parigi a un incontro italo francese, dedicato al futuro

Non si può privatizzare la certezza del diritto

In questa stagione elettorale, insieme ad un notevole degrado, non solo lessicale, ma anche di

Le sette criticità per l'economia Usa

Quale futuro si prospetta per l'economia degli Stati Uniti e per quella globale, inevitabilmente

Sull'Ilva non c'è più tempo da perdere

La tensione intorno al caso dell'Ilva non si placa. Anzi, ogni giorno che passa – nonostante i

Casa, la banca non ti dà il mutuo? Allora meglio un affitto con riscatto. Come funziona

Il mercato dei mutui in Italia resta al palo. Nell'ultimo mese la domanda di prestiti ipotecari è


Jeff Bezos primo nella classifica di Fortune «businessperson of the year»

Dai libri alla nuvola informatica: Jeff Bezos, fondatore e amministratore delegato di Amazon,

Iron Dome, come funziona il sistema antimissile israeliano che sta salvando Tel Aviv

Gli sporadici lanci di razzi iraniani Fajr-5 contro Gerusalemme e Tel Aviv costituiscono una

Dagli Assiri all'asteroide gigante del 21/12/2012, storia di tutte le bufale sulla fine del mondo

Fine Del Mondo, Armageddon, end of the World, Apocalypse? Sembrerebbe a prima vista roba da