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Questo articolo è stato pubblicato il 27 dicembre 2010 alle ore 19:27.
La procura di Milano ha aperto un fascicolo, al momento senza ipotesi di reato nè indagati, sull'editoriale pubblicato oggi dal direttore di Libero, Maurizio Belpietro. Il giornalista è stato ascoltato questo pomeriggio dal procuratore aggiunto di Milano, Armando Spataro su un articolo a sua firma in cui riferisce di un progetto per colpire il presidente della Camera, Gianfranco Fini, durante una visita istituzionale ad Andria, grosso comune della neo provincia Barletta-Andria-Trani. Un attentato «messa in scena» allo scopo di attribuire poi la colpa ad ambienti vicini a Berlusconi.
Attentato a scopo propagandistico
Secondo il direttore di Libero, chi vorrebbe colpire Fini «si sarebbe rivolto a un manovale della criminalità locale, promettendogli 200mila euro». Il prezzo - riporta Libero - comprenderebbe «il silenzio sui mandanti, ma anche l'impegno di attribuire l'organizzazione dell'agguato ad ambienti vicini a Berlusconi, così da far ricadere la colpa sul presidente del Consiglio». Secondo il quotidiano, «l'operazione punterebbe al ferimento di Fini e dovrebbe scattare in primavera, in prossimità delle elezioni, così da condizionarne l'esito».
La dda di Bari indagherà sulla vicenda
Oltre a Milano, anche la procura di Trani aprirà un'indagine conoscitiva (senza ipotesi di reato) sulla vicenda. La Direzione distrettuale antimafia di Bari ha assunto il coordinamento delle indagini sul presunto piano di attentato al presidente della Camera dei deputati, Gianfranco Fini. La Dda - a quanto è possibile sapere - vuole verificare se l'ipotetica minaccia possa essere messa in atto dalla criminalità organizzata del distretto di Bari. Per questo motivo, la procura antimafia ha ottenuto dalla procura di Trani, competente per territorio, la trasmissione del fascicolo d'indagine, che conterrebbe il solo editoriale di Libero.
Le reazioni politiche
Il capogruppo alla Camera di Futuro e Libertà per l'Italia, Italo Bocchino attacca duramente l'editoriale di Maurizio Belpietro. «Per far felice l'editore di fatto del suo quotidiano Belpietro ipotizza un attentato che ferisce Fini per danneggiare Berlusconi. Una tesi folle frutto di menti folli che la dice lunga sullo scadimento di certo giornalismo italiano (...) Se poi insiste per saperne di più di falsi attentati può chiedere al suo caposcorta e se vuole notizie su donne a pagamento deve rivolgersi ad altri palazzi della politica, certamente diversi da Palazzo Montecitorio».