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Questo articolo è stato pubblicato il 01 gennaio 2011 alle ore 11:55.
I poli apprezzano le parole del presidente della Repubblica nel discorso di fine anno. L'impegno riformista per risolvere i problemi del Paese, a partire da quelli dei giovani, è stato sottolineato da esponenti del Pdl e il leader della Lega Nord, Umberto Bossi, ha notato con realismo che il Governo «potrà dare risposte se avrà i numeri».
«Le riforme che chiede il presidente della Repubblica sono difficili da fare prima di una tornata elettorale», ha detto, aggiungendo: «L'uscita di Fini ha provocato danni notevoli in commissione, siamo in difficoltà», una difficoltà che riguarda soprattutto la bicamerale che si occupa del federalismo e la commissione Bilancio. Nelle prossime ore è previsto un summit con Roberto Calderoli per capire come si comporterà l'opposizione su questi temi.
Per il capogruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, le questioni sottolineate da Napolitano, «trovano nell'impegno riformatore del governo Berlusconi la risposta concreta». Gli fa eco il presidente dei deputati del Pdl, Fabrizio Cicchitto, per il quale il capo dello Stato ha compiuto «un'analisi delle grandi contraddizioni con le quali ci dobbiamo misurare».
Per l'opposizione, il segretario del Pd, Pier Luigi Bersani, sostiene che dal presidente della Repubblica sono venute «parole di verità» e la presidente dell'assemblea nazionale del partito, Rosy Bindi, aggiunge che nel discorso di fine anno non sono stati «nascosti i problemi e si è indicata la necessità di avere fiducia e speranza nel futuro».
La disoccupazione è per il leader dell'Italia dei Valori, Antonio Di Pietro, un problema centrale e occorre trovare il necessario «impegno affinchè questa volta si possa fare finalmente qualcosa». Dal terzo polo il segretario dell'Udc, Lorenzo Cesa, ribadisce la parola d'ordine della «responsabilità» e rileva la necessità che «il Governo prenda atto della difficile situazione e favorisca una fase nuova». Plauso infine per le parole giunte dal Quirinale è venuto dai presidenti di Senato e Camera. Per Renato Schifani, Napolitano «ha saputo cogliere l'animo degli italiani» e secondo Gianfranco Fini nel suo discorso c'è «la speranza a guardare avanti con fiducia». (Cl.T.)