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Questo articolo è stato pubblicato il 04 gennaio 2011 alle ore 12:13.
Serve «un dialogo più costruttivo» sulla vicenda Fiat. È l'auspicio del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, a margine di una visita a Napoli al Pio Monte della Misericordia, antica istituzione nobiliare che si dedica alla carità. «Mi auguro che si trovi di nuovo un modulo più costruttivo di discussione», ha detto il capo dello Stato ai giornalisti che gli facevano notare come il piano Marchionne sia stato ben accolto dai mercati ma sia molto discusso dai lavoratori.
Per Napolitano «ci deve essere confronto», ma «si deve assumere questo obiettivo: tutte le parti in causa debbono riconoscere l'essenzialità di questo impegno ad aumentare la produttività del lavoro ai fini della competitività internazionale della nostra economia».
Il rapporto tra lavoratori e vertici della Fiat in questo momento, ha spiegato, «è difficile, un confronto che è diventato molto duro. «Credo, ha aggiunto il capo dello Stato, «che nessuno possa negare che esiste un problema di bassa produttività nel lavoro. Però non è una questione legata esclusivamente al rendimento lavorativo delle maestranze. La produttività dipende in larga misura anche dall'innovazione tecnologica, dalle scelte di organizzazione del lavoro, e quindi ci deve essere un confronto e si deve assumere questo obiettivo.Tutte le parti in causa debbono riconoscere l'essenzialità di questo impegno ad aumentare la produttività del lavoro ai fini di competitività internazionale della nostra economia».
Napolitano ha commentato anche le parole del ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, che in un'intervista ha dichiarato che l'accordo interconfederale del 1993 «è morto» precisando però che i diritti non sono stati svenduti. «Il ministro del Lavoro - ha sottolineato Napolitano - dice che nell'accordo del 1993 erano sanciti i diritti che bisogna fare salvi. Mi pare che questo sia un aspetto importante. Per quanto siano cambiate le cose e si possa vedere quanto dell'accordo del 1993 rimanga valido, però ci sono dei punti importanti che riguardano senza dubbio il diritto di rappresentanza. Tutta la materia della rappresentanza è materia che va ormai affrontata».
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