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Questo articolo è stato pubblicato il 05 gennaio 2011 alle ore 10:51.
Da oggi, giorno di insediamento formale del nuovo Congresso degli Stati Uniti, i Repubblicani, forti della loro nuova maggioranza alla Camera, avvieranno una serie di inchieste sull'amministrazione Obama per far luce su comportamenti che ritengono meritevoli di essere chiariti, dal caso WikiLeaks a quelli legati alla corruzione in Afghanistan.
Lo ha annunciato Darrell Issa, il deputato repubblicano della California che da oggi assumerà l'incarico di nuovo presidente della Commissione Riforme di Governo.
Issa, che come presidente avrà il potere di convocare davanti alla sua Commissione tutti gli esponenti della amministrazione che ritiene necessario, ha annunciato che saranno avviate dal suo ufficio indagini su almeno sei principali filoni di inchiesta:
1) WikiLeaks e la fuga di notizie;
2) Corruzione in Afghanistan e i rapporti tra Washington e l'industria privata;
3) Sicurezza alimentare, sui criteri con i quali la Food and Drug Administration ha richiamato alcuni prodotti;
4) Fannie e Freddie: sul ruolo avuto nella crisi dei mutui dai giganti del prestito Fannie Mae e Freddie Mac;
5) Crisi finanziaria, perché la Commissione d'inchiesta sulla crisi finanziaria non riuscì a suo tempo ad indentificare le esatte origini e responsabilità del tracollo finanziario
6) Aumento della disoccupazione e eventuali reponsabilità politiche.
Altri repubblicani che assumeranno il ruolo di presidenti di Commissione intendono a loro volta avviare indagini analoghe, nell'ambito dei loro nuovi incarichi. Annunciate tra le altre inchieste sul settore Diritti Civili del Dipartimento di Giustizia (da parte del presidente entrante della Commissione Giustizia della Camera, Lamar Smith), e inchieste (da parte del presidente entrante della Commissione Sicurezza Interna, Peter King) sulle ragioni della crescente radicalizzazione di musulmani che vivono negli Stati Uniti.